2006. Un anno d'oro per il rock
Neil Young che dirige un coro di cento voci in un canto di protesta contro l'amministrazione Bush, Springsteen che canta le origini della musica americana con il suo album tributo a Pete Seeger. Dylan che canta i tempi moderni con la sua solita spiazzante lucidità, i Pearl Jam che tornano a mostrare il lato più duro del grunge con il loro omonimo album. Il 2006 sarà ricordato senza dubbio come l'anno del ritorno dei grandi classici della musica rock. Non solo per i già citati Dylan, Young e Springsteen, ma anche e soprattutto per l'uscita dei nuovi lavori degli Who, di Tom Waits, di Yusuf Islam, alias Cat Stevens e di tanti altri nomi che hanno fatto la storia della musica mondiale. Tra le tante uscite spicca senza dubbio quella di Pete Townshend e Roger Daltrey, gli Who, che danno finalmente alle stampe l'attesissimo "Endless Wire", da anni protagonista di continui annunci, soffiate, interruzioni e frammentarie registrazioni. Altra grande sorpresa l'album "Road to Escondido" dell'inedita accoppiata Eric Clapton e J.J. Cale, un album che unisce diversi stili musicali come il blues, il rock, il country ed il folk. Dopo vent'anni nuovo album solista anche per David Gilmour, "On an island", album intenso e malinconico. Infine nuova uscita anche per Jerry Lee Lewis, con il suo "Last Man Standing", album che raccoglie ben ventuno duetti con i più grandi nomi della musica mondiale.
|