CON LE SUE IMMAGINI E FILMATI CONTENUTI NEL SUO NUOVO DVD ANTOLOGICO
FABRIANO, 21/01/2008 - Una ponderosa messe di filmati e foto che attraversano un periodo di trenta anni di storia. Dal Vietnam, nel 1978, all’Afghanistan, nel 2006, passando per la Germania, Brasile, India, Nepal, Cambogia, Perù, Libano, Palestina, Israele, Bosnia, Ucraina, Albania, Kosovo, Afghanistan.
Fronti caldi, che un fotoreporter, da sempre definito di “Guerra” come Giorgio Pegoli, ha raccontato a soci ed ospiti del Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi, nel corso di un incontro che s’è caratterizzato anche per la vivacità e l’interesse del dibattito finale.
Il giornalista senigagliese, membro dell’UnioneNazionale Italiana Reduci e Familiari Caduti in Russia, fotografo ufficiale per conto di Onorcaduti, documentarista delle esumazioni in Russia e Ucraina, collaboratore di molte testate editoriali della Regione e Italiane, ha entusiasmato i presenti con un reportage su tutto ciò che ha certificato con l’obiettivo nelle zone più pericolose del mondo, insieme ad inviati del calibro come Pino Scaccia e Toni Capuozzo.
Il presidente del Rotary Club Altavallesina Grottefrasassi, Franco Berionni, nel suo intervento di saluto, non ha dimenticato di citare le numerose pubblicazioni di un personaggio che vanta oltre 30.000 immagini relative ai reportage nel mondo e circa 10.000 scatti concernenti materiale storico su Senigallia.
Da qui le pubblicazioni “Io Fotereporter”, “Per non Dimenticare”, “Kabul, la città che non c’è”, “Bambini, nelle Guerre dei Grandi”, “La Croce Rossa e la Guerra” e “Senigallia, I luoghi delle Gente” in due volumi.
In buona sostanza, nel dvd ha antologizzato le sue storie, le vicende di vita che poi coincidono con la sua stessa vita, ha proposto un saggio sociologico foriero di una lunga serie di domande, concentrato di sentimenti ed emozioni suscitati negli ospiti di questa bella serata tenuta nel salone ricevimenti del Ristorante Le Grotte di Pontebosecco a Genga.
Un lungo applauso ha chiuso l’appuntamento dedicato ad un marchigiano noto nel mondo, durante cui il presidente, ha presentato anche il Premio di Scultura Edgardo Mannucci. “Nasce nel 1993 – ha detto - per ricordare la figura dello scomparso artista di fama internazionale definito scultore dell’energia e precursore dell’arte plastica informale europea del ventesimo secolo. Mannucci, nativo di Fabriano, scelse la Città di Arcevia quale paese d’elezione dove vivere e lavorare fino alla sua morte, avvenuta nel 1986. L’artista – ha rilevato ancora - è quindi un uomo del nostro territorio che il nostro Club ha ritenuto giusto ricordare attraverso questo Riconoscimento che ne esaltare la sua opera, premiando giovani meritevoli con l’intento di dare loro un aiuto tangibile per stimolarli a continuare nel loro percorso. Attraverso questa celebrazione – ha terminato - noi rotariani raggiungiamo uno degli obiettivi che la nostra associazione si prefigge: valorizzare ed incrementare la cultura, proseguendo nello spirito e nella volontà dello stesso scultore, che tanto si dedicò all’istruzione artistica come creatore e direttore di Istituti. Oggi, dopo quindici anni, si può sicuramente affermare che la Rassegna ha ampiamente superato gli entusiasmi iniziali, confermandosi valida iniziativa, l’unica in Italia che si rivolga a giovani artisti”.
DANIELE GATTUCCI
Giovedì 10 Gennaio 2008