Finalmente un discorso serio e costruttivo da parte del Ministro della Giustizia: sbloccare i capitali mafiosi giacenti nelle banche ed utilizzarli per i bisogni del Paese, come quello di investire più risorse contro la criminalità .
Ma non solo, potranno così essere risarcite per intero tutte quelle vittime di mafia che denunciando organizzazioni criminali come “cosa nostra” sono arrivate a sentenza per le cause civili intraprese.
E’ il nostro caso il più eclatante in questo momento, 51 cause civili arrivate a sentenza definitiva per un totale di 13 milioni di euro , alle quali cause civili il Fondo 512 Legge del 1999 può fare fronte con cifre che paiono più un affronto per i nostri morti e i nostri invalidi, piuttosto che un risarcimento immediatamente esecutivo.
Non va dimenticato che i nostri invalidi sono gravemente ammalati , devono intraprendere le strade della speranza, e non staremo a vederli soffrire ancora, dopo che hanno pagato sotto 300 chili di tritolo un prezzo senza uguali ,per le collusioni mafiose di questo Paese, durante gli anni 90.
Cordiali saluti
Ricordiamo l’anniversario della strage di via d’Amelio e quanti persero la vita nell’attentato del 19 Luglio 1992.
Mentre la nostra mente corre alle famiglie del Giudice Borsellino e degli Agenti della scorta ,vogliamo rammentare il Magistrato come colui che perse la vita tentando di fermare quella ignobile trattativa tra Stato e mafia che è costata la vita anche ai nostri parenti.
Una trattativa a suon di annullamento di “41 bis” , di beni non confiscati alla mafia, oggi tutti benefici ottenuti da “cosa nostra” terrorista ed eversiva.
Mentre abbiamo chiaro sentore che il Fondo 512 legge del 1999 ,non sarà finanziato adeguatamente per le esigenze di tutte le vittime di mafia, chiediamo al Governo che sarà presente in Via D’Amelio di provvedere quanto prima a rendere piena giustizia a quanti hanno patito torti gravissimi sotto più di 1000 chili di tritolo.
Non vediamo un modo migliore per onorare la memoria del Giudice Borsellino.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
BORSELLINO:ASS.GEORGOFILI,RICORDARE CHI PERSE VITA A PALERMO
(ANSA) - FIRENZE, 18 LUG - "Ricordiamo l'anniversario della
strage di via d'Amelio e quanti persero la vita nell'attentato
del 19 luglio 1992". Lo scrive in una nota Giovanna Maggiani
Chelli, dell'Associazione tra i familiari delle vittime della
strage di via dei Georgofili, alla vigilia di quell'attentato di
mafia a Palermo.
"Mentre la nostra mente - riporta il testo - corre alle
famiglie del giudice Borsellino e degli agenti della scorta,
vogliamo rammentare il magistrato come colui che perse la vita
tentando di fermare quella ignobile trattativa tra Stato e mafia
che è costata la vita anche ai nostri parenti. Una trattativa a
suon di annullamento di '41 bis', di beni non confiscati alla
mafia, oggi benefici ottenuti da Cosa nostra terrorista ed
eversiva".
Maggiani Chelli scrive anche che "mentre abbiamo chiaro
sentore che non sarà finanziato adeguatamente il fondo per le
vittime di mafia, chiediamo al Governo che sarà presente in via
D'Amelio di provvedere quanto prima a rendere piena giustizia a
quanti hanno patito torti gravissimi sotto più di 1000 chili di
tritolo". (ANSA).
COM-KOH
18-LUG-08 19:58 NNNN