Importante accordo sottoscritto di recente tra il Direttore della Zona Territoriale n. 12 dell’Azienda Sanitaria Unica Regionale Dr. Giuseppe Petrone e le Segreterie provinciali delle Organizzazioni Confederali CGIL CISL UIL e le Segreterie provinciali delle Organizzazioni Sindacali di categoria dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL.
Sottoposte a concertazione diverse tematiche.
- Piano delle Attività Zonali quale strumento di programmazione proprio della Zona Territoriale n.12 con cui vengono definite le iniziative di sviluppo e di miglioramento dei servizi.
- Programma Attività Distrettuali, quale strumento per la programmazione distrettuale con cui le Zone Territoriali assicurano una risposta coordinata e continuativa ai bisogni della popolazione, garantendo la continuità dell'assistenza, indipendentemente dalle varie sedi del trattamento, orientando il ricorso alle varie forme di assistenza (ospedaliera, specialistica, protesica e termale;
Piano Comunitario per la Salute, quale strumento per tradurre nella pratica le politiche di promozione della salute.
- Piano Sociale d'Ambito, in relazione alle implicazioni derivate dalla scelta della integrazione socio-sanitaria quale approccio privilegiato alle tematiche della salute, per promuovere scelte finalizzate all'integrazione socio-sanitaria si garantirà unitarietà al processo programmatorio tra piano di Zona dell'Ambito Sociale Territoriale e Programma delle Attività Distrettuali.
- Riduzione e il contenimento delle liste di attesa in modo da arrivare ad offrire prestazioni con tempi che rispettino il Piano Attuativo Aziendale per la gestione e riduzione delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali".
- Non esternalizzazione delle attività che garantiscono i diritti costituzionali relativi ai servizi ed alle prestazioni di assistenza sanitaria alla persona, limitando il ricorso alle esternalizzazioni alle sole attività di supporto, valutandole comunque in termini di costi, efficienza ed efficacia.
- Forme di aggiudicazione dei servizi a soggetti appartenenti al "terzo settore" privilegiando, ove possibile e funzionale, il ricorso a strumenti che consentano la progettualità dei partecipanti e la possibilità di valutare la qualità delle prestazioni offerte e del personale che si propone di impiegare.
- Attuazione del "Sistema dei servizi degli anziani della Regione Marche" al fine di assicurare ai cittadini la massima qualità della vita, rispondere ai bisogni della popolazione anziana non autosufficiente, realizzare un sistema di servizi appropriato e sostenibile, per gestire un trattamento dinamico, diversificato e personalizzato, che non offra solo prestazioni sociali, sanitarie e abitative, ma che riconosca anche l'importanza dei fattori relazionali, psicologici ed ambientali; riconoscere la malattia dell'Alzheimer come una priorità di Sanità Pubblica avviando programmi e progetti per finalizzare azioni comuni per alleviare situazioni di disagio di molte.
- Applicazione del "protocollo d'intesa" stipulato fra la Giunta Regionale e le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL e le relative Federazioni dei pensionati, sulla non autosufficienza con particolare riguardo al finanziamento a sostegno degli interventi residenziali rivolti ai non autosufficienti ricoverati presso strutture assistenziali.
- Applicazione delle Linee Guida regionali per le Cure Domiciliari, con particolare riguardo all'assistenza domiciliare integrata, al fine di garantire adeguate prestazioni ai soggetti in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza temporanea o protratta derivante da condizioni personali critiche, ancorché non patologiche, o affetti da patologie croniche a medio lungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilio, inclusi i pazienti oncologici in fase critica e/o terminale.
- Attuazione del progetto obiettivo "Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro". Predisposizione di un protocollo d'intesa, insieme all'Amministrazione Provinciale, che definisca obiettivi specifici, risorse necessarie nonché iniziative pubbliche.
- Piano per la sicurezza alimentare, rivolto sia alla generalità della popolazione che a particolari gruppi di età. È necessario coinvolgere maggiormente gli operatori sanitari (in particolare i Medici di Medicina Generale ed i Pediatri di Libera Scelta, per la peculiarità del loro ruolo) perché svolgano azioni concrete nel campo della corretta informazione e dell'educazione sanitaria, in particolare per la prevenzione ed il trattamento della obesità e dell'anoressia e bulimia.
- Attuazione del Progetto Obiettivo Tutela della Salute Mentale dando risalto alla necessità di completare e/o potenziare i servizi territoriali: centro diurno, ambulatori specialistici, gruppi appartamento e strutture residenziali per la post-acuzie, con adeguamento del personale.
- Progetti di prevenzione con particolare riguardo agli screening oncologici, compresi quelli per la diagnosi precoce dei tumori della sfera genitale femminile;
Istituzione degli accessi unici alla rete dei servizi sociali e sanitari a livello di Distretto prevedendo la creazione di Sportelli della Salute, quali vere e proprie "Accettazioni territoriali", intesi come modalità attraverso la quale il cittadino accede non solo ai servizi distrettuali ma alla rete generale dei servizi, sanitari con la presa in carico da parte degli stessi; l'implementazione di percorsi integrati e condivisi di Continuità Assistenziale affinché si possa accompagnare all'interno della rete curante, dalla acuzie (ospedale) alla post-acuzie (distretto-ambito), il paziente/utente in un reale e concreto percorso assistenziale socio-sanitario appropriato.
- Sperimentazione della Casa della Salute quale presidio strategico del distretto socio-sanitario per fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità nel rapporto tra il SSN e il cittadino e per garantire i livelli essenziali di assistenza sanitaria e socio-sanitaria propri del distretto nella loro unitarietà di prevenzione, cura e riabilitazione.
- Definizione della Carta dei Servizi come vero e proprio contratto tra la Zona n°12 dell'ASUR ed i cittadini, che definisca i diritti degli utenti, gli standard di qualità, le modalità, i tempi e i luoghi per la fruizione dei servizi sanitari e socio-sanitari e la definizione delle modalità di divulgazione della stessa.
- Verifica del sistema di emergenza sanitaria, con la possibilità di diffusione su tutto il territorio del sistema delle emergenze (POTES) con particolare riguardo all'utilizzo dell'eliambulanza per il Sud delle Marche.