Samb - Perugia 0-1
La Samb perde ancora. La seconda sconfitta casalinga, dopo quella subita ad opera della Salernitana in avvio di stagione. Sei punti in otto gare, un misero bottino per i rossoblu. Ma i problemi sono da analizzare oltre la classifica, oltre le cifre. La Samb fatica ad organizzare il gioco. Difficilmente riesce a mettere i propri attaccanti davanti alla porta e, quando lo fa, come oggi con Morini, non riesce quasi mai ad infilare il portiere avversario. Difficile quindi lavorare con serenità quando un ambiente esigente come quello di San Benedetto vede così poca cosa in campo. L'avvio della scorsa stagione era stato altrettante difficile, ma i gol di Morante, l'esperienza di Landaida e le giocate di Loviso, in breve tempo avevano dato quella calma che ha permesso a giovani come Carlini di impegnarsi al massimo e di raccogliere presto i meritati frutti del proprio lavoro. Quest'anno, invece, le qualità, che probabilmente ci sono ma latitano, faticano a venir fuori. Ci sono troppi giocatori con poca esperienza e, cosa forse ancora più grave, la cui unica espereienza è quella fallimentare dello scorso anno con il Giulianova o in altre piazze minori. Se da un lato, infatti, è certamente da apprezzare il comportamento della società di mettere le basi per il futuro con comproprietà e prestiti con diritto di riscatto, dall'altra, non si può pretendere ogni anno che le squadre di categorie superiori regalino alla Samb i loro giovani dalle migliori speranze. D'altronde i migliori calciatori visti al Riviera negli ultimi anni sono stati spesso prestiti secchi, come Loviso, Carlini, Canini o Cigarini. Ed ancora, spesso sono stati proprio i giovani arrivati in sordina quelli migliori, al contrario di quelli più blasonati, come dimostrano le brutte figure rimediate sul campo di San Benedetto dai vari Momentè, Fragiello e Gutierrez. Quindi inutile stupirsi se la caccia al giovane di talento è una operazione molto difficile e delicata quanto rischiosa. Alla società ed al direttore sportivo il compito di riflettere su questo. La partita con il Perugia è stata la classica partita della Samb di quest'anno. Una squadra che gioca ma non morde. Una squadra che si sfalda alle prime difficoltà, i cui esterni non spingono a dovere. Una difesa che spesso tiene a bada gli avversari ma che a tratti sembra addormentarsi. Una squadra che, è vero, non sembra tanto inferiore alle altre, ma che spesso sembra destinata a perdere per la mancanza di gente di categoria. Il Perugia dal canto suo può vantare di calciatori dall'indubbio valore e, nonostante le difficoltà incontrate oggi al Riviera e la pessima figura rimediata dai propri calciatori, perennemente a terra a perdere tempo dopo il gol di Califano, ha dimostrato che avere in rosa giocatori abituati alla serie C è un vantaggio indiscutibile. Domenica si va ad Arezzo ad affrontare una formazione a caccia di vittorie dopo la sconfitta di oggi a Pescara.
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