L’incontro di Spacca con il sindaco Paolucci e le due giunte al completo: si è parlato di fondi per le scogliere, nuovo casello A14, Villa Bonaccorsi e Istituto S. Stefano
Molti i punti d’incontro fra l’amministrazione comunale di Potenza Picena e la giunta regionale Marche riunitesi in seduta plenaria nella sede municipale. Il sindaco Sergio Paolucci ha ringraziato il Presidente Spacca per aver scelto questo Comune che, con 15.000 abitanti e un’economia “al plurale”, fra industria, agricoltura e servizi sociali, sta puntando molto sul turismo per crescere ancora. Spacca ha ricordato che insieme al turismo anche le tradizioni manifatturiere vanno sostenute. Da parte regionale, “questa giunta si impegna a rendere più semplice e diretto il rapporto fra enti locali”, prima di tutto potenziando la rete tecnologica e i servizi telematici che aumentano lo scambio di informazioni, azzerano le distanze e velocizzano i passaggi burocratici; inoltre, moltiplicando le presenze e le partecipazioni del governo regionale sul territorio, come ne è prova l’incontro odierno.
Il sindaco ha quindi presentato l’elenco delle priorità territoriali alla quale gli assessori hanno risposto: sulla necessità di aumentare gli interventi (e quindi i fondi) per le scogliere contro l’erosione della costa, Carrabs ha sottolineato che oltre ai 15 mila euro erogati dalla Regione per il ripascimento delle spiagge e ai 150 mila per interventi sul fosso a mare e sul fosso Pilocco, si attendono i nuovi fondi statali promessi dal ministero all’Ambiente per un intervento complessivo “non più tampone” di 10 milioni di euro per l’intera costa marchigiana, per cui almeno 1,5 dovrebbero essere destinati a questo litorale. Per il risanamento idrogeologico, ha ricordato poi che si sta valutando in tempi brevi il rischio di dissesto e frane sul versante a Nord del colle di Potenza Picena, per far rientrare eventualmente nel programma degli interventi anche un territorio attualmente non previsto, da inserire poi nei fondi per il 2007.
Per il nuovo casello autostradale l’assessore Pistelli ha aggiunto che la Società Autostrade ha dato la disponibilità a realizzarlo all’incrocio con la strada Regina, come richiesto, nell’ambito della terza corsia dell’A14.
Per ciò che concerne Villa Bonaccorsi, fiore all’occhiello fra i vari beni artistici e architettonici, il sindaco ha chiesto alla Regione di condividere l’impegno a non disperdere la fruizione pubblica con la vendita ai privati, prevista per l’intera struttura settecentesca. Lo stesso Presidente Spacca ha detto che la Regione valorizza con attenzione le sue “perle” migliori e che quindi verrà seguita la vicenda con il massimo interesse. Anche nell’ottica di un possibile accesso garantito a finanziamenti agevolati in conto interesse – come ha detto l’assessore Marcolini – provenienti da mutui concessi con il costituendo “Fondo Bei” per la ristrutturazione di beni culturali di maggior pregio, sia alla promozione turistica, ricordata dal sindaco, tutelata e sostenuta dalle leggi regionali, sia infine dalle opportunità che si aprono con l’accesso ai finanziamenti – stavolta in conto capitale – provenienti dalla comunità europea.
Infine, non da ultimo, essendo l’Istituto di Riabilitazione “S. Stefano” la maggiore struttura occupazionale del Comune di Potenza Picena, la giunta comunale nell’accompagnare in visita quella regionale, ha chiesto al Presidente Spacca di aiutare il benemerito progetto di Potenza Picena, che vuole fortemente diventare un “Comune senza barriere” integrando sempre più con la città la presenza dei portatori di handicap sul territorio.
-Santo Stefano, “Un partner strategico per la Regione Marche”
Spacca e Mezzolani visitano la struttura di Porto Potenza Picena
(PORTO POTENZA PICENA) – Il Santo Stefano rappresenta una realtà sanitaria all’avanguardia e un’azienda capace di promuovere lo sviluppo economico del territorio. Lo hanno ribadito il presidente della struttura sanitaria di Porto Potenza Picena, Mario Ferraresi, e l’amministratore delegato, Enrico Brizioli, questo pomeriggio, nel corso della visita che il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e l’assessore regionale alla Sanità, Almerino Mezzolani, hanno compiuto presso il centro, al termine dell’incontro con l’amministrazione comunale di Potenza Picena. “Il Santo Stefano ha sempre caratterizzato la sua attività nell’ottica della massima integrazione con il sistema sanitario pubblico – hanno ribadito Ferraresi e Brizioli – Si è qualificata come una vera e propria Azienda sanitaria, anticipando la domanda di servizi. Oggi è una realtà riabilitativa che copre tutte le aree critiche delle cure a lungo termine, con unità di ricovero, centri ambulatoriali e prestazioni domiciliari, rappresentando l’ossatura dei servizi riabilitativi delle Marche”. I numeri parlano da soli: il Gruppo Santo Stefano impiega 1.600 dipendenti diretti e oltre 250 tra consulenti e servizi esternalizzati. Vanta 800 posti letto, ai quali si aggiungono 30 mila prestazioni annue nei vari ambulatori a disposizione. Sviluppa un fatturato di circa 80 milioni di euro e contribuisce al gettito fiscale (Ire – Irap – Iva) con oltre 6 milioni di euro l’anno in forma diretta e per circa 14 milioni attraverso i propri dipendenti. Effettua, mediamente, oltre 5 milioni annui di investimenti, in adeguamenti strutturali e tecnologia, tutti autofinanziati. Eroga prestazioni ospedaliere – secondo i dati forniti dall’azienda – a un costo medio di 250 euro al giorno, contro i circa 400 (riabilitazione) e 650 (acuti) degli ospedali pubblici. “Il Santo Stefano – hanno evidenziato Ferraresi e Brizioli – rappresenta un partner strategico per la Regione Marche”. Al presidente Spacca e all’assessore Mezzolani sono state avanzate alcune richieste: la liquidazioni dei crediti pregressi (lo scorso anno è stato raggiunto un accordo, che comportava, per il Santo Stefano, la rinuncia agli interessi maturati, oltre un ulteriore sconto dell’1 per cento sugli importi; restano da liquidare 10,5 milioni di euro), un adeguamento tariffario (non limitato alla sola copertura dei contratti di lavoro, ma in sintonia con gli alti costi effettivamente sostenuti, come avviene in altre Regioni), una copertura capillare dei servizi erogati sul territorio (specie nelle province di Pesaro e Ascoli, con maggiori posti letto per la rianimazione), il riconoscimento della struttura come “Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico”. Al termine dell’incontro, Spacca e Mezzolani hanno visitato il “Santo Stefano”, assicurando attenzione per le richieste formulate dall’amministratore delegato e dal presidente dell’Istituto
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