05/02/2009 - Uniamo il nostro grido di rabbia a quello dei familiari delle vittime della strage del 2 Agosto 1980 alla stazione di Bologna.
Mentre da una parte si cerca di dare giustizia alle vittime della mafia terrorista ed eversiva, inasprendo il regime di detenzione di “41 bis”, impedendo ai mafiosi di parlare con criminali all’esterno del carcere, dall’altra parte si rafforzano i benefici ai terroristi che hanno contribuito alla distruzione di vita di centinaia di persone ,travolgendole con stragi sanguinarie, tipiche di ideologie aberranti e antidemocratiche.
Tutto ciò fa pensare al solito doppio gioco che porterà all’abolizione dell’ergastolo per tutti gli stragisti di questo Paese.
Sicuramente si stà pensando all’abolizione dell’ergastolo, in nome di uno slogan che in queste ore suona falso :certezza della pena”.
Per noi “certezza della pena” vuol dire ERGASTOLO per gli stragisti , se la parola fa schifo ,allora per il reato di strage si dovranno scontare tanti 30 anni sommati fra di loro ,quanti sono i morti prodotti con la strage stessa.
Il garantismo sfrenato tipico del nostro Paese non consentirà mai di seppellire i nostri morti e questo fa si che mai smetteremo di gridare unendo le nostre voci in coro: VERGOGNA:
Cordiali saluti
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
LIBERTA' CONDIZIONATA A MAMBRO; ASS.GEORGOFILI, GRIDO RABBIA
(ANSA) - FIRENZE, 5 FEB - "Uniamo il nostro grido di rabbia
a quello dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto
1980 alla stazione di Bologna. Da una parte si cerca di dare
giustizia alle vittime della mafia terrorista ed eversiva
inasprendo il regime di detenzione 41 bis; dall'altra si
rafforzano i benefici ai terroristi". Lo ha affermato in una
nota Giovanna Maggiani Chelli, dell'associazione tra i familiari
delle vittime della strage di via dei Georgofili dopo che la
Corte di Cassazione ha confermato la libertà condizionata per
l'ex terrorista dei Nar Francesca Mambro.
"Tutto ciò - prosegue Maggiani Chelli - fa pensare al
solito doppio gioco che porterà all'abolizione dell'ergastolo
per tutti gli stragisti. Sicuramente si sta pensando
all'abolizione dell'ergastolo in nome di uno slogan che in
queste ore suona falso: certezza della pena". "Per noi -
conclude - 'certezza della pena' vuol dire ergastolo per gli
stragisti. Il garantismo sfrenato non consentirà mai di
seppellire i nostri morti e questo fa sì che mai smetteremo di
gridare 'vergogna'".(ANSA).
COM-KOH/DLM
05-FEB-09 15:22 NNNN