Preliminari Champions: Fiorentina-Slavia Praga 2-0
FIRENZE - "Abbiamo vinto il primo tempo", ha detto Cesare Prandelli a fine gara, "ora c'è da giocare il secondo", alludendo al ritorno da giocare a Praga fra dieci giorni. Quello che conta è che stasera, davanti a 35.000 sostenitori, la Fiorentina abbia offerto una più che convincente prestazione, ottenendo la vittoria grazie alle reti dei suoi attaccanti, Mutu e Gilardino. Proprio il rumeno, dopo appena 2', ha sbloccato il risultato con una pennellata di destro su punizione. Per Adrian Mutu, dopo le telenovele di questa estate, è ufficialmente pace fatta con Firenze e con il suo pubblico. Il raddoppio di Gilardino è arrivato al 12' della ripresa: un gol da opportunista, di testa, forse viziato da fuorigioco, ma che ha permesso al Gila di suonare il violino sotto la Fiesole per la prima volta in una gara ufficiale. Nell'ultima mezzora, invece della reazione dei campioni della Repubblica Ceca, ci sono stati ancora i tentativi della Fiorentina di arrotondare ulteriormente il risultato: ci hanno provato, con poca fortuna, Kuzmanovic, Santana, Osvaldo e Pazzini. Frey ha chiuso il match senza un intervento degno di rilievo. La difesa ha tenuto botta e la coppia centrale Dainelli-Kroldrup ha chiuso con autorità le sfuriate offensive ceche. A centrocampo ottime le prestazioni di Kuzmanovic e Felipe Melo, utilissimo Gobbi, spesso costretto a ripiegare da terzino sinistro per coprire gli affondi di Vargas. Nel finale si è visto anche Almiron, appena arrivato dalla Juve, che si è comportato, al pari dei compagni, in modo egregio.
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