Mar del Plata, 01/12/2008 - All’etá di 94 anni è deceduto il Mo. Italo Grassi, tra i piú cospicui pittori del neofigurativo marplatense en non solo. Figlio di immigranti marchigiani, Antonio Grassi e Rosa Procelli originari di Sant’Angelo in Vado e Mercatello sul Metauro (PU) rispettivamente, qui approdati per prima volta nel 1907 e poi nel 1913 asieme a loro figlio primogenito non accaso di nome Argentino, Italo era nato a Mar del Plata il el 21 de marzo de 1914. Cresciuti nella povertà e nelle ristretezze, i due fratelli e la sorella Maria nata qui pochi anni dopo si sono dovuti impegnare per il sostegno della famiglia sin da piccolissimi anche perche la scomparsa prematura del loro padre.
Solo ai 14 anni Italo, riesce ad iniziare il suo percorso nell’arte del dipingere, la sua vera vocazione. Subito frequenta artisti argentini di grande rilievo dell’epoca, come Juan Carlos Castagnino, Alfredo Simonazzi, Demetrio Urruchùa ed Eneas Spilinbergo, tra altri. Con loro, il giovane Italo non solo imparò a dipingere e disegnare, ma egli anche apprese l’etica professionale, la dedizione e in particolare la passione per l’arte che lo ha spinto a girare tutta l’Europa compresa l’Italia, alla ricerca della conoscenza della realtà della plástica del momento nonchè del passato. Nell’allora Unione Sovietica, ha eseguito un contratto di lavoro di vari mesi per la realizzazione di due grandi murali, conquistando uno strepitoso successo.
Preoccupato per le questioni social e li diritti umani, negli anni 30 aderisce al partito comunista partecipando in molte manifestazioni popolari per cui è stato messo in prigione in parecchie occasioni dai governi autoritari dell’epoca avendo sofferto pure l'annientamento di molte delle sue opere caratterizzate dalla denuncia sociale.
Le sue idee erano l’anima delle sue creazioni: faccie marginali che rispechiano le sofferenze della povertà, gesti duri e rigidi, uomini dal viso adusto con lo sguardo angosciante, Grassi ha esposto senza passare al setaccio le sue proprie sofferenze.
Nel trascorso della sua estesa carriera ha ottenuto numerose riconoscenze compressa la nomina di “Cittadino Illustre” conferitaGli dal Consiglio comunale nel 2003.
Pittore delicato ed originale, pregiato ed entusiasta docente ed autore di vari libri, Italo Grassi è arrivato a celebrare, appena pochi mesi fa, gli ottanta anni con la pittura. Ha lasciato una feconda opera, tra la quale uno splendido murale di più di 40 metri quadri dipinto dall’artista nel 1979 appunto nella sede dei marchigiani di Mar del Plata e che raffigura i paesaggi e la gente delle Marche asieme ad una parte indissolubile della sua propria storia e che lo ha colpito di particolar modo: l’emigrazione. A dare testimonianza di ciò anche il libro “Recuerdos en Comùn” sui vadesi di Mar del Plata pubblicato dalla medesima Associazione alcuni anni fa. In definitiva, un grande maestro, degno di rispetto.
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Aldo Mecozzi / Unione Regionale Marchigiana di Mar del Plata