Sei anni e sei mesi di reclusione a Marco Ahmetovic, il rom di 22 anni che la sera fra il 22 e il 23 aprile travolse con il suo furgone e uccise quattro ragazzi di Appignano del Tronto: Eleonora Allevi, Davide Corraddeti, Alex Luciani e Danilo Traini, tutti fra i 16 e i 18 anni. La sentenza, pronunciata dopo meno di un'ora di camera di consiglio, supera la richiesta del pm che aveva chiesto quattro anni di reclusione e 20 giorni di arresto. Il giudice ha inasprito la pena chiesta dal pm, che aveva chiesto questa mattina, all'inizio dell'udienza, una condanna di tre anni e sei mesi. Ahmetovic, alla fine della reclusione, dovra' passare altri sei mesi in una comunità di recupero a causa dei suoi problemi con l'alcol. Durante la lettura della sentenza, in Aula, alcuni dei famigliari e degli amici delle giovani vittime hanno protestato per il giudizio emesso dalla magistratura.
IL RISARCIMENTO - Il giudice ha anche disposto un risarcimento di 200 mila euro a testa per ciascuna delle tre famiglie che si sono costituite nel procedimento. Ha inoltre condannato Ahmetovic, la madre (proprietaria del furgone guidato dal rom), e l'assicurazione 'Duomo' a risarcire in sede civile le parti lese.
I PARENTI: SODDISFATTI - I parenti delle vittime hanno salutato con un lungo applauso la sentenza: "Bravo giudice!" hanno gridato. Il giudice ha disposto anche il ricovero coatto del rom in una casa di cura per alcolisti per un periodo di sei mesi e il divieto per un anno di frequentare esercizi pubblici dove si somministrano bevande alcoliche.
GLI AMICI - "Prima o poi ti ammazziamo...", "Vi bruciamo tutti", "Bastardo, non la farai franca!". E' stata questa, invece, la reazione di una trentina di ragazzi, amici e compagni di scuola dei quattro giovani. Alcuni giovani, fra cui Leonardo Allevi, il fratello di Eleonora, una delle vittime, si erano appostati su una collinetta davanti al Palazzo di giustizia, e, quando Ahmetovic è stato fatto salire dalla polizia sul 'cellulare', sono corsi giù, assediando l'automezzo, contro il quale sono stati sferrati anche un paio di calci e pugni.
Eleonora Allevi, Davide Corradetti, Alex Luciani e Danilo Traini, avevano tra i 16 e i 18 anni. Quella notte erano in sella ad alcuni ciclomotori. Il furgone del rom viaggiava sulla corsia opposta ma all'uscita di una curva, sbandò e travolse i motorini che presero fuoco. Solo Leonardo Allevi, fratello di una vittima, sopravvisse a quella strage.
Marco Ahmetovic fu arrestato; in ospedale gli accertamenti medici dimostrarono che aveva nel sangue un tasso alcolemico sei volte superiore al massimo consentito.
L'avvocato di difesa ha contestato la requisitoria pronunciata dal pm, e alla richiesta di quattro anni e venti giorni per omicidio colposo, resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza, aveva sollecitato i giudici perchè scegliessero il minimo della pena: sei mesi.
Secondo il difensore, il test alcolemico eseguito subito dopo la strage non era valido per vizi di forma: sarebbe stato condotto senza l'assenso dell'imputato. "E poi il mio cliente - ha detto l'avvocato - non è un bevitore abituale". Eppure agli atti ci sono le testimonianza di alcuni baristi che la sera dell'incidente videro il rom ubriaco: "Ahmetovic ha 11 fratelli", ha argomentato il legale. "Forse i baristi si confondono".
LE REAZIONI - Le parole dell'avvocato hanno incendiato l'aula. La zia di una delle vittime ha avuto uno scatto d'ira gridando verso il legale un "ma vai a...", mentre lo zio di Alex, Giuseppe Antolini ha detto a voce alta: "E come no...adesso lo fanno santo!". Gli altri parenti e amici si sono alzati tutti in piedi e si sono avvicinati con fare minaccioso alla balaustra che separa il pubblico dai banchi in cui siedono imputato e avvocati. Urla in aula si erano già sentite alla precedente udienza quando i parenti delle vittime avevano gridato all'imputato "Assassino! Devi marcire in galera". (da libero.it Venerdí 05.10.2007 15:00)
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Beppe Grillo |
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Grillo/ I Rom? Sono una bomba a tempo
Venerdí 05.10.2007 19:01
"Un Paese non può vivere al di sopra dei propri mezzi. Un Paese non puo' scaricare sui suoi cittadini i problemi causati da decine di migliaia di rom della Romania che arrivano in Italia". Beppe Grillo afferma dal suo blog che "l'obiezione di Valium è sempre la stessa, 'la Romania è in Europa', ma cosa vuol dire Europa? Migrazioni selvagge di persone senza lavoro da un Paese all'altro? Senza la conoscenza della lingua, senza possibilità di accoglienza?".
"Ricevo ogni giorno centinaia di lettere sui rom. E' un vulcano, una bomba a tempo. Va disinnescata", dice il comico-blogger: "Si poteva fare una moratoria per la Romania, è stata applicata in altri Paesi europei. Si poteva fare un serio controllo degli ingressi. Ma - recrimina - non e' stato fatto nulla". "Un governo che non garantisce la sicurezza dei suoi cittadini a cosa serve, cosa governa? Chi paga per questa insicurezza sono i più deboli, gli anziani, chi vive nelle periferie, nelle case popolari. Una volta - conclude - i confini della Patria erano sacri, i politici li hanno sconsacrati".