Nella marea di thriller imbevuti di sangue e sesso che inonda i banchi delle librerie, càpita ogni tanto di scorgere una candida vela che dispiega al vento la bandiera dell’ironia e dell’intelligenza. È il caso del libro di Carlo Bucci, “La scatola azzurra. Aforismi e riflessioni” (Marlin Editore, pp. 176, euro 14,00).
22/01/2009 - Cosa scrivere in una cartolina da Napoli a Marcel Proust? Come si interpretano i miti? Cosa hanno a che fare le lettere dell’alfabeto ebraico con i porcospini? Cos’è lo zerismo? Abbiamo nel DNA istruzioni su come morire? È vero che la Sfinge è sopravvissuta fino ad oggi e vive felicemente tra noi? In che rapporto si pone l’arte con la memoria? Che senso ha oggi la metafisica? Un fitto intreccio di temi lievi e di interrogativi profondi compone in queste pagine un mosaico di straordinario fascino, che non si vorrebbe mai smettere di osservare. Alla varietà degli argomenti, la penna di Carlo Bucci – intinta in una vasta cultura e sempre pronta alla metafora inconsueta, alla digressione sorprendente, alla puntata ironica – fa corrispondere un’ampia gamma di forme espressive, dall’aforisma alla notazione occasionale, dalla poesia al breve saggio. Il risultato è un libro che, a lettura conclusa, lascia l’impressione di averne sfogliati cento.
Insomma, una vera sorpresa il libro di Carlo Bucci, avvocato, che ha insegnato per oltre vent’anni Diritto pubblico dell’economia e Diritto del commercio internazionale presso la facoltà di Giurisprudenza della LUISS ed è attualmente Condirettore generale di ANAS e Vice presidente di Stretto di Messina e dell’Istituto Grandi Infrastrutture. Autore di importanti studi giuridici ed economici, Bucci è alla sua prima opera di carattere non scientifico.
Il libro si compone di brevi saggi, di notazioni anche in versi, di aforismi. Qualche esempio? “Il mondo? Un luogo terribilmente pericoloso: non se ne esce vivi!”. “Essere poliglotta è una gran cosa, ma solo chi tace può farlo perfettamente in tutte le lingue”. “Mi occupo tanto di Dio perché non sono credente. Se fossi credente mi attenderei che fosse Lui ad occuparsi di me”. “Il telefono cellulare non serve solo per parlare con altri. Usato appropriatamente consente anche di parlare da soli ad alta voce per strada senza essere presi per matti”. “Molte donne si sposano sperando che il carattere dell’uomo prescelto cambierà. Molti uomini si sposano pensando che il fisico della donna prescelta non cambierà. Molti matrimoni falliscono”.
“La scatola azzurra” sarà presentato mercoledì 28 gennaio 2009, alle ore 18, presso l’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, da Natalino Irti (Ordinario dell’Università La Sapienza di Roma, Presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, Accademico dei Lincei), Fabrizio Lemme (Accademico dell’Accademia Nazionale di San Luca, Membre du Conseil Artistique des Musées Nationaux de la République Française), e Padre Vincenzo Coli (Custode del Sacro Convento di Assisi), moderati da Giuseppe Scanni, con letture a cura del giornalista Pino Scaccia.
Chiara Biggi