di Giuseppe Angellotti*
“Eppure il Sole si leva”
(H. Hemingway)
In questi giorni piangiamo l’ennesimo militare italiano morto in una “missione di Pace” all’estero, in Afghanistan.
Questa tragedia chiarisce come siano fallimentari i tentativi di blandire i Talebani con opere buone, ovvero costruendo strade ed ospedali, distribuendo cibo e medicinali.
Anzi è sicuro che il militarismo umanitario italiano (“Italiani brava gente”) non faccia altro che irritare la guerriglia islamica, che non sopporta l’elemosina degli infedeli occupanti.
D’altro canto è improprio definire “di Pace” una missione di militari armati fino ai denti.
È facile, anche, che i militari italiani in Iraq ed Afghanistan abbiano ucciso parecchi insorgenti, cosa poi messa a tacere per evitare rappresaglie.
Chi c’è dietro la Guerra?
Lo sanno tutti: fabbricanti d’armi e di forniture militari.
Bush, petroliere ed ex alcolista, è intimo di parecchio “industriale bellico”.
Più in particolare, la Guerra non è, come sembra sui condizionati mass-media, un gioco in cui al massimo ti uccidono, .. no, è un gioco in cui il corpo umano, vivo o morto, viene fatto a pezzi.
Il “Fortunato” tornerà a casa senza un braccio, od una gamba, o, peggio, orribilmente sfigurato.
I nostri fanti, durante la Grande Guerra, andavano all’assalto calpestando i propri commilitoni, morti e feriti, su un morbido tappeto di carne umana a pezzi e a brandelli, tra pozze di sangue, come in un mattatoio.
A questo punto bisogna ribadire la sacralità della vita, la cui importanza è superiore a qualsiasi valore o pseudo-valore: Tedeschi e Russi durante la IIª Guerra Mondiale si sono uccisi a milioni per i contrapposti ideali del Nazismo e del Comunismo: entrambi di questi ideali sono stati sconfitti dalla Storia, ma non per questo sono tornati in vita tutti quelli che, inutilmente, sono morti per loro. Eppure non bisogna rassegnarsi a che il Mondo vada, per forza, sempre così.
Non partecipate ai concorsi nelle Forze Armate!
“Rottamate legalmente” fucili da caccia e pistole in vostro possesso!
La Guerra non è più, poi, il più grande affare criminale: uccidere un uomo con un proiettile comporta un giro di affari di pochi centesimi, mentre il drogato, negli anni, compensa il suo spacciatore con milioni di Euro.
Politici di tutte le bandiere battetevi quindi per ridurre le spese militari!
Si invitano, infine, i sopravvissuti alla Guerra ed al Lager, collegati con questo giornale informatico, a riportare, on-line, le proprie esperienze senza censurarne, come avviene di solito, gli aspetti più crudi e feroci: tanto per aprire gli occhi agli sprovveduti prima che, per loro, sia troppo tardi.
*Ass. “I Nuovi Esistenzialisti”