Anima e corpo arriva anche a San Benedetto
Il percorso di educazione alla sessualità e all'affettività sostenuto dalla Provincia coinvolge anche le scuole dei centri maggiori
“Anima e corpo” arriva anche a San Benedetto del Tronto. Il percorso di educazione alla sessualità sostenuto dagli assessorati provinciali alla Formazione professionale, alla Cultura e alle Politiche sociali, dopo aver coinvolto, con un successo crescente nei tre anni di vita, le scuole medie di numerosi centri più piccoli del territorio provinciale, entra anche in un istituto della città rivierasca, la Scuola media “Cappella – Curzi”.
In realtà non si tratta di un esordio assoluto. C’era stata l’anno scorso un’esperienza pilota in due classi: ma l’interesse manifestato dai ragazzi e soprattuto dai loro genitori ha fatto sì che quest’anno le due professioniste incaricate, Giuditta Soave e Renata Bastiani, siano state chiamate a svolgere incontri in ben 13 terze classi sia del plesso di Porto d’Ascoli sia di quello di S. Benedetto.
L’iniziativa conferma la bontà dell’approccio del progetto sostenuto dalla Provincia, quello cioè di affrontare i temi inerenti la sessualità non fine a se stessi ma inserendoli in un percorso di valutazione complessiva di tutti i problemi della crescita, particolarmente evidenti nei preadolescenti. Gli incontri serali con i genitori, che rappresentano una novità di questa terza edizione di “Anima & Corpo”, costituiscono il completamento di una strategia che punta a dare un’importante risposta alla richiesta, che emerge sempre più nettamente da parte dei ragazzi, di essere supportati da figure adulte che, in modo aperto e incondizio¬nato, siano in grado di rispondere serenamente alle loro domande e di accogliere i loro bisogni evolutivi.
“Il progetto – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Licia Canigola – si amplia costantemente sulla spinta del consenso ricevuto da docenti, genitori e soprattutto dal bisogno di risposte che arriva dai ragazzi. Lo scorso anno “Anima & Corpo” ha coinvolto 22 sedi di istituti comprensivi di 20 Comuni, 45 terze medie per un totale di circa mille alunni. Penso che il suo successo sia dovuto al fatto che non si tratta di un semplice percorso di educazione sessuale, non punta sull’impatto emotivo di certi temi come, ad esempio, partire dall’AIDS per parlare di sessualità o dall’obesità per insegnare una sana alimentazione. “Anima e corpo” invece vuole impostare con i ragazzi, coinvolgendo genitori e docenti, un percorso ragionato sull’affettività e la sessualità per sostenere il delicato momento evolutivo dei preadolescenti che si preparano ad entrare nel mondo della scuola superiore e che vivono una serie di trasformazioni fisiche, sessuali, psicologiche e affettive”.
Pubblicato il 25/2/2009 alle ore 13:33
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