OBESO UN BIMBO SU 3, SERVE INTERVENIRE:
SABATO A CORRIDONIA CONVEGNO SULL’ALIMENTAZIONE
DOMENICA SI CELEBRA LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
22/11/2007 - Come fare per “Mangiare bene, crescere sani, vivere meglio”, in un momento in cui un bambino su tre è obeso? La risposta al convegno “Agricoltura e Alimentazione”, organizzato da Coldiretti Macerata nell’ambito della Giornata provinciale del Ringraziamento, che quest’anno si svolge a Corridonia. L’iniziativa è in programma dopodomani, sabato 24 novembre, al Teatro Velluti. “I dati dimostrano che neppure la tradizionale dieta mediterranea riesce a scongiurare il pericolo obesità per i nostri figli – spiega il direttore di Coldiretti Macerata, Gabriel Battistelli – e dunque serve lavorare tutti assieme sull’alimentazione, allo scopo di prevenire problemi che, in età adulta, rischiano di divenire drammatici”. “Mangiare bene, crescere sani, vivere meglio” è anche il titolo del libro che verrà distribuito nel corso dell’iniziativa. I lavori, moderati da Luciano Fuselli, presidente di Coldiretti Macerata, si apriranno alle ore 17 con i saluti del sindaco Nelia Calvigioni, cui seguiranno le relazioni di Gianna Ferretti su “Alimentazione e salute tra filiere produttive e etichettatura alimentare” e Nicola Matteucci su “Scenari e strategie per l’agricoltura del terzo millennio”. Quindi gli interventi dei sindaci del comprensorio (Petriolo, Urbisaglia, Mogliano e Corridonia) e dell’assessore provinciale all’Agricoltura, Luigi Carlocchia. Conclusioni affidate a Giulio Silenzi, presidente della Provincia di Macerata.
Domenica, sempre a Corridonia, si terrà invece la tradizionale Giornata del Ringraziamento, appuntamento molto sentito dalle aziende agricole e non solo. Alle ore 11 l’Arcivescovo di Fermo, mons. Luigi Conti, officerà la messa nella Chiesa della Sacra Famiglia, nella zona industriale di Corridonia. Alle 12 la benedizione delle macchine agricole, cui seguirà alle 12.30, l’inaugurazione del nuovo ufficio Zona di Corridonia, con aperitivo di benvenuto.
FOODINVEST-MAROLLO, PER ORA SOLO UNA PROMESSA:
“VIA AI PAGAMENTI ALLE IMPRESE TRA VENTI GIORNI”
COLDIRETTI: “VIGILEREMO SUL RISPETTO DELL’IMPEGNO”
“Per ora accogliamo la promessa del Gruppo Malavolta di iniziare a pagare le imprese agricole tra venti giorni, ma vigileremo affinché si concretizzi, passo fondamentale per ridare fiducia alle nostre aziende, ‘scottate’ dal fatto di non aver visto ancora una lira degli oltre due milioni di euro di contratti stipulati per il conferimento di ortaggi di qualità”. Lo ha dichiarato il direttore di Coldiretti Ascoli-Fermo, Anacleto Malara, alla riunione del tavolo verde di questa mattina in Provincia, convocata per trovare una soluzione alla crisi della Foodinvest e della Marollo, i due stabilimenti di lavorazione dei surgelati del Gruppo Malavolta. All’incontro erano presenti, oltre alla parte industriale, il presidente della Provincia, Massimo Rossi, l’assessore all’Agricoltura Avelio Marini, e le organizzazioni agricole. Secondo quanto dichiarato da chi rappresentava la società, tra venti giorni verranno pagate le imprese che avevano conferito piselli. A seguire le produzioni di fagioli. “Avevamo chiesto garanzie e per ora ci è stato dato un segnale – continua Coldiretti Ascoli-Fermo -, ma ora dovranno anche seguire i fatti”. A tale proposito, la Provincia ha convocato una nuova riunione del Tavolo verde proprio tra una ventina di giorni, allo scopo di verificare il rispetto di quanto promesso. Per quanto riguarda il nodo dei nuovi contratti, il Gruppo è consapevole che la soluzione passa attraverso la stipula con fideiussione bancaria e in tal senso si orienterà, così da dare garanzie alle imprese. “Se vogliamo che l’attività della Foodinvest e della Marollo riprenda, e questa è anche l’unica possibilità di salvare i livelli occupazionali, occorre garantire l’approvvigionamento di prodotto – ha spiegato Malara -. Le imprese agricole devono avere dunque garanzie sul fatto che gli ortaggi di qualità, dagli alti costi produttivi, vengano regolarmente remunerati”. Le difficoltà finanziarie delle due industrie hanno portato sinora a non onorare i contratti stipulati con le imprese agricole, tanto che le aziende picene si ritrovano a non aver incassato una lira degli oltre due milioni di euro di commesse, con le conseguenti difficoltà di carattere economico, vista anche un’annata non certo positiva. Ma il problema riguarda anche imprese della provincia di tutte le Marche.