Riceviamo in redazione da Vittorio Cambria e pubblichiamo
Spettabile Redazione,
Vi spedisco il comunicato stampa relativo alla protesta che metterò in atto Lunedì 19 gennaio presso la sede della Regione Toscana in via di Novoli che consisterà nello stazionare ad oltranza , sia il giorno che la notte , davanti al cancello di entrata insieme all'asinello amiatino da noi urilizzato in azienda per il trekking con i nostri ospiti, facente parte del gruppo di animali sotto sequestro ad opera dei regolamenti USL vigenti.
Sono Vittorio Cambria, e abito a Tocchi, nel comune di Monticiano e svolgo l'attività di imprenditore agricolo, gestendo anche due strutture agrituristiche attigue tra loro alle quali offriamo numerosi servizi.
Ho deciso di intraprendere questa protesta ad oltranza per un problema che mi angustia molto e che coinvolge in maniera molto seria oltre che la mia attività di agriturismo, anche il benessere e l'esistenza di numerosi animali presenti nell'azienda agricola da me gestita, ed in particolare dei cavalli, muli, asini e cani a causa della trasmissione di pericolose malattie che avviene principalmente tramite insetti entomofagi quali zanzare, tafani , zecche ecc. ecc..
Fino ad ora il disagio si limitava a dover vaccinare , controllare e curare contro la filaria e la lesmaniosi i numerosi cani che alleviamo in azienda . La fonte di infestazione primaria è la coltivazione del riso che avviene a pochi km di distanza e che a causa della promisquità con la macchia mediterranea, rappresenta l'habitat ottimale per la nascita e la propagazione nella zona delle zanzare che sono poi appunto il veicolo primario di trasmissione di numerosissime malattie.La mia non è comunque una protesta contro l'imprenditore risicolo ma eventualmente su come è stata gestita l'infestazione di zanzare dalle autorità sanitarie.
Nel 2006 commissionai al Prof Emanuele Montomoli Direttore del Department of Physiopatology Experimental Medicine and Public Health dell' Università di Siena una relazione sulla situazione sanitaria della zona che confermava tutte le mie paure e che addirittura allargava all'uomo il rischio di trasmissione di malattie molto gravi, sempre tramite zanzara e comunque a causa dell'infestazione che vedeva le risaie come principale causa di infestazione.
Tale relazione spedita ai vari organi competenti (Provincia di Siena, USL,e vari assessorati) non sortiva nessun risultato salvo qualche laconica risposta dove si negava l'evidenza.
Da qualche mese la situazione è precipitata in quanto è stato diagnosticato durante un normale controllo di routine effettuato dall'USL come positivo all'Anemia Infettiva Equina (l'equivalente dell'AIDS per i cavalli) il nostro mulo Buio, che insieme a Nutella , sua sorellastra, svolge(va) validamente servizio di pariglia con la nostra carrozza che utilizziamo per escursioni nelle splendide Valli del Merse in provincia di Siena, parte consistente dei nostri programmi equestri invernali.
A differenza dei cani dove il disagio si limita alla somministrazione e pagamento delle numerose e costose medicine, in questo caso c'è l'obbligo della soppressione del soggetto infetto a meno che non venga messo in isolamento (leggi galera a vita ) ma in tal caso rimane il sequestro di tutti gli altri animali presenti in scuderia anche se sani, impedendo quindi lo svolgimento di qualsiasi attività correlata.
In più l'USL locale ha fatto emanare al Comune di Monticiano un ordinanza di sequestro di tutti gli animali a loro dire a rischio (alcuni dei quali distanti diversi km, tralasciando invece quelli dei vicini di casa distanti poche centinaia di metri dal mulo, cosa alquanto discutibile per contenere una malattia che si propaga unicamente tramite puntura di insetti e non per diritto di proprietà ). Questa ordinanza ci ha obbligato a disdire tutti gli impegni presi con le agenzie specializzate del Nord Europa e del Nord America che durante il periodo invernale ci indirizzano gruppi di appassionati cavalieri che trascorrono presso le nostre strutture settimane tutto compreso che vedono il cavallo e le escursioni a cavallo anche di diversi giorni il motivo principale di attrazione e che rappresentavano la nostra unica risorsa di entrate economiche per il periodo invernale durante il quale non sono previste altre entrate fino a maggio, periodo canonico per l'inizio delle vacanze estive , per il quale abbiamo già delle incoraggianti prenotazioni.
Ci siamo quindi attivati con l'assessore all'Agricoltura della Prov. di Siena nella speranza che potessero essere fatti dei passi di mediazione sia con le banche creditrici ma anche con la Regione Toscana la quale non prevede nessuna misura risarcitoria per questo tipo di calamità, come se per poter avere lo status di Calamità Naturale valgano solo la grandine o le innondazioni.
Purtroppo il tutto è stato vano ed a questo punto un gesto di protesta simbolico ci appare l'unica possibilità per raggiungere gli eccelsi signori. La situazione mette infatti a repentaglio tutta l'attività in quanto non riusciamo a far fronte non solo agli impegni con le banche, ma addirittura a pagare gli stipendi ai nostri 8 dipendenti regolarmente assunti nonchè le spese di ordinaria gestione, a causa del fatto che , ripetiamolo, i viaggi a cavallo rappresentavano l'unica forma di entrata per il periodo invernale.
Purtroppo il mulo infetto è stato abbattuto (sempre a spese nostre come prevede la legge,) venerdì 16 gennaio sia per ottemperare all'Ordinanza Sindacale del Comune di Monticiano, ma anche per eliminare una grave fonte di infestazione per gli altri cavalli presenti in azienda (22 cavalli e 18 asinelli amiatini nonche 1 mulo supestite)
Non voglio pietire niente, ma penso che una attività come la mia che malgrado la situazione internazionale del turismo, stà dimostrando di funzionare , non possa anche farsi carico di problematiche sanitarie di cui non è responsabile . Purtroppo il ricorso al TAR regionale da me fatto e che verrà discusso il 22 gennaio pv non mi permette di risolvere la situazione nei suoi aspetti più pratici.E comunque trovo scandaloso che in una regione dove numerose amministrazioni esaltano la figura del cavallo a loro emblema ( ad esempio Siena e Grosseto ) problematiche così gravi e dirompenti come quella a me capitata , in virtù di normative obsolete ed ispirate da realtà non più attuali, siano lasciate a totale carico del bischero della situazione , in questo caso io. Ancora una volta la gloriosa legge del Menga prevale sul diritto e sulla logica.
E' mia intenzione sostare ad oltranza insieme al mio asinello Chiodo (facente parte del lotto di animali presenti nella mia azienda sani ma sotto sequestro benchè stazionato diversi km dalle scuderie dove era presente l'animale infetto) e ai miei due figli Angelo ed Anna rispettivamente di 16 e 12 anni(compatibilmente ai loro impegni scolastici) fino a che non sia stata trovata una soluzione reale e concreta su come poter attivare un reddito che mi permetta di arrivare insieme ai miei dipendenti (per i quali non è prevista nessuna cassa integrazione o quantaltro) fino al mese di maggio quando potremo contare sul flusso turistico primaverile.
Vittorio Cambria