– Foto dal Nepal e dal Tibet all’asta per beneficenza: al “Festival della Pace” di San Benedetto del Tronto 24 opere di Raffaella Milandri
Allargare i propri orizzonti mentali: al “Festival della Pace” di San Benedetto del Tronto, in programma da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno, non è soltanto un auspicio, ma un invito concreto, rivolto per esempio tramite la mostra “Imagine”, visitabile gratuitamente tutti i giorni presso l’hotel Calabresi, rotonda Giorgini, fino a domenica 7 giugno, con 24 scatti realizzati dalla fotografa sambenedettese Raffaella Milandri, ormai autentica specialista di “viaggi in solitaria”, durante i quali realizza suggestivi reportage da luoghi estremi, dall’Alaska all’India, dal Giappone all’Australia, dall’Egitto al Canada, ai prossimi che già sono in cantiere.
"Imagine" della Milandri ci trasporta ai confini tra Nepal e Tibet, tra fratelli tibetani in esilio e soldati che pattugliano i confini. La quotidianità appare sconvolta ma non rassegnata, in una tensione carica di dignità, aspettando che il mondo reagisca in maniera determinante. Durante la mostra sarà allestita un’asta e il ricavato devoluto in beneficenza in favore del “Social Welfare Centre Briddhashram, Pashupati” di Kathmandu, Nepal. Si tratta di un centro che accoglie 245 anziani nepalesi, senza famiglia, o abbandonati. Il centro vive con aiuti e donazioni e parziale sostegno statale. Le condizioni di questi anziani, documentate da Raffaella Milandri, sono quanto mai precarie e miserevoli.
Il viaggio. Rigorosamente in solitaria, senza alcuna prenotazione tranne l'aereo, questo viaggio di Raffaella Milandri la vede indagare nella realtà del Nepal e del Tibet, alla ricerca di immagini e di emozioni: «Mi spoglio degli agi quotidiani», afferma, «solo una valigia e niente cellulare. Il mio cammino sarà costruito giorno per giorno. Unico bagaglio sostanzioso: macchina fotografica, videocamera per mettere su Youtube alcuni filmati, e una webcam con la quale collegarmi su Facebook per raccontare le mie giornate. Prima di partire ho prestato servizio con il Gruppo di Protezione Civile Comunale di San Benedetto e con il FIR SER di Ascoli per aiutare la popolazione aquilana, auguro un buon lavoro a tutti e invio un saluto speciale alle persone attendate al campo di Tempera (AQ) dove ho lasciato il cuore: forza e coraggio».
L’autrice. Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa di San Benedetto del Tronto,
indaga tra popoli e culture con estrema curiosità, ritraendo momenti carichi di intenso significato emozionale. «Viaggiare in solitaria crea il necessario distacco dal mio quotidiano che mi permette un temporaneo ma completo “abbandono” al modo di vivere dei popoli che sto visitando: mi permette di essere immersa “incontaminata” nella loro cultura e respirarne l'essenza. Io mi assimilo alle genti che studio per catturarne l’immagine autentica, perché mi vedano come una di loro - non come un forestiero - adatto sempre i miei abiti e i miei gesti alla cultura locale». L'autrice collabora con la Fototeca Storica Nazionale Gilardi (MI) ed ha all'attivo fotoreportage in Giappone, Australia, India, Nepal, Usa, Canada, Egitto e in vari paesi europei. In preparazione un libro sui suoi viaggi.
– L’apprezzamento delle Ambasciate d’Irlanda e di Norvegia per il “Festival della Pace” di San Benedetto del Tronto
Tra le iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto per il “Festival della Pace” che essa stessa promuove da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno, c’è l’inaugurazione di un’opera dell’artista Carlo Gentili, già visibile presso la rotatoria “fratelli Merlini”, a nord dello stadio Ballarin. Questo appuntamento è in programma per sabato 30 maggio alle ore 11, e vi prenderanno parte alcune classi delle scuole elementari cittadine.
Gentili ha dipinto la rotatoria realizzando un’opera-simbolo contro le cluster bomb, i terribili ordigni colorati che in vari teatri di guerra del mondo attirano la curiosità dei bambini, i quali giocano con questi strani oggetti, restando mutilati o uccisi dalla loro esplosione. Nel 2008 due trattati internazionali per la messa al bando di questi ordigni sono stati firmati, il primo a Dublino, in Irlanda, il secondo ad Oslo, in Norvegia. Complessivamente hanno sottoscritto questi accordi di pace 94 paesi del mondo tra cui l’Italia, mentre altri 100 ancora li rifiutano.
Proprio in virtù di questi dati, l’opera di Gentili prevede 94 “specchietti” e 100 spazi tra di essi. In generale, si tratta della prima opera d’arte al mondo dedicata a questo tema. E in segno di apprezzamento, a seguito dell’invito rivolto dal sindaco di San Benedetto Gaspari agli ambasciatori di Irlanda e Norvegia, sono giunti in Comune i seguenti messaggi di plauso.
L’ambasciatore d’Irlanda Seán O’Huiginn scrive al sindaco di San Benedetto: «la ringrazio per la lettera del 15 maggio e per il suo impegno in merito alla questione delle bombe a grappolo. Il governo irlandese è davvero orgoglioso di aver avuto un ruolo nella lotta contro queste armi estremamente barbare ed il loro uso indiscriminato, siamo fiduciosi e pensiamo che con il tempo, la lotta contro di esse, già molto estesa in tutto il mondo, diventerà globale. Iniziative come quella del Comune di San Benedetto del Tronto, al fine di promuovere questo obiettivo, sono davvero da lodare. Avrei voluto comunicarvelo di persona il 30 maggio, ma, purtroppo, ho constatato che in quella data alcuni impegni ufficiali mi impediranno di partecipare. Mi auguro, Signor Sindaco, che lei possa trasmettere l’apprezzamento del Governo Irlandese, e il mio apprezzamento personale per questa iniziativa che la città ha preso unitamente ai miei migliori auguri per il suo successo».
Dall’ambasciata di Norvegia, guidata da Einar M. Bull, fanno invece sapere: «Impegni istituzionali sopraggiunti impediscono purtroppo all'Ambasciatore Bull, o ad altri funzionari dell'Ambasciata, di partecipare all'evento come avrebbe gradito. L'Ambasciatore mi ha pregato di inviare al Comune di San Benedetto del Tronto e all'artista Carlo Gentili i migliori auguri per il successo della manifestazione».
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