RossiAppunti: Festa del Patrono
A volte viene in mente una frase già nota...l’incredibile leggerezza dell’essere…ma aggiungerei anche del dire. Quando si parla di festeggiamenti di San Benedetto Martire, si parla del Patrono della città, si parla della festa più importante della città, si parla di una importante festa religiosa. L’importante è non perdere mai di vista i veri riferimenti di una festa religiosa. Personalmente, se dovessi proporre iniziative per arricchire la festa di San Benedetto Martire, la prima cosa che farei è rivolgermi al Parroco della Parrocchia San Benedetto Martire, Mons.Romualdo Scarponi, che vive nel Quartiere Paese Alto da oltre 30 anni, prima come vice del Parroco Mons Francesco Traini, morto 12 anni fa, e ora come Parroco e Monsignore. Espletate le prime fondamentali relazioni e, valutata la mia opportunità a collaborare, la prima immediata collaborazione sarebbe destinata al Comitato Festeggiamenti San Benedetto Martire il quale esiste da oltre 40 anni e mi risulta essere di diretta promanazione della Parrocchia. Così come mi risulta, che è il Parroco a nominare il Presidente e chiamare intorno a se le persone che collaborano alla organizzazione della festa. In questo momento il presidente è dimissionario, ma Don Romualdo non ha accettato le dimissioni e, comunque, non ha sciolto il Comitato. Si deve a Mons Francesco Traini la processione in mare lungo il tratto Cupramarittima – San Benedetto che istituì nel 1964. La festa civile è solo un corollario della festa religiosa che spetta alla Chiesa e che la Chiesa, a quanto risulta, non intende certo delegare a nessuno, salvo, per la logistica, al comitato festeggiamenti che è a suo diretto contatto. Detto e premesso ciò chiedo Ufficialmente al Presidente del Consiglio se esistono variazioni in merito alla organizzazione della Festa del Patrono.
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