ilmascalzoneSportivo, il 94° Tour de France sul mascalzone
a cura di Walter Di Martino
2007-07-08 - La tappa di oggi, con arrivo a Canterbury dopo una lunga traversata per le campagne inglesi, aveva tutta l’aria di dovere essere anonima e priva di grandi emozioni. Ma come solo nel ciclismo può succedere, ogni tipo di previsione è stata ribaltata, tanto che quella di oggi verrà ricordata come una tappa in cui l’australiano Robbie McEwen ha compiuto una vera e propria impresa.
Cadere a 20 Km dall’arrivo, rientrare in gruppo nonostante un forte dolore al polso e nonostante il deciso tentativo dei tuoi avversari di lasciarti indietro e di renderti il rientro più difficile possibile è già un’azione sportiva degna di nota. Le andature sono talmente elevate che spesso tentativi di recupero come questi non vanno a buon fine. Ma oggi a McEwen evidentemente non poteva bastare arrivare insieme agli altri: doveva batterli tutti e così è stato.
Ha regolato con uno sprint di straordinaria classe Thor Hushovd e Tom Boonen, due ciclisti dotati di uno sprint di livello mondiale ma che non hanno potuto impedire al rivale australiano di alzare le braccia al cielo.
McEwen è uno dei pochi velocisti, forse l’unico del ciclismo moderno, in grado di vincere tappe in volata senza usufruire del “treno” della sua squadra. Oggi si è dimostrato ancora una volta un vero e proprio funambolo, nonostante gli impedimenti già ricordati, capace di sgusciare alle spalle dei suoi avversari.
Grandi complimenti a questo straordinario uomo di sport, che a 35 anni dimostra ancora di essere il più forte in questo tipo di arrivi, aspettando che nei prossimi giorni qualcuno riesca a batterlo. Saranno proprio i primi tre classificati della tappa di oggi a giocarsi la maggior parte degli arrivi in volata, sperando sempre in qualche exploit dei nostri Bennati e Pozzato, forse gli unici in grado di regalarci qualche soddisfazione azzurra.