FIRENZE - Sei giorni di concerti, incontri, workshop, teatro, classica, dj-set. Oltre 150.000 spettatori, 15 palchi, 300 artisti supportati da uno staff di circa 700 persone. Più di 300 giornalisti accreditati, oltre 2.000 campeggiatori. E poi, 15 ettari attrezzati a tempo di record, 7 chilometri di cavi elettrici, 6 chilometri di recinzione, 4 chilometri di impianti idraulici, migliaia di pasti caldi, 10.000 mq di superfici coperte. Sono solo alcuni numeri di Italia Wave Love Festival, la kermesse nata dalla ventennale esperienza di Arezzo Wave, che domenica sera ha chiuso i battenti sulle note di Bob Geldof, Carmen Consoli, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti.
A poche ore dalla chiusura, il direttore artistico Mauro Valenti, traccia un primo bilancio.
“E’ stata una lotta contro il tempo ma, adesso, posso dire che ce l’abbiamo fatta. Sono felice per la nostra Fondazione e per Firenze, che per la prima volta ha ospitato una manifestazione di questa portata. Un ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato al progetto, nel caldo africano di luglio.
Il festival è costato complessivamente 2,8 milioni di euro. Incassi e contributi pubblici non vanno a coprire tutta le uscite: resta un importante disavanzo da quantificare con gli ultimi conteggi. L’aumento dei costi è dovuto soprattutto al trasferimento dal Comune di Campi Bisenzio (prima area ipotizzata come sede del festival) a quello di Sesto Fiorentino, e a tutte quelle spese non preventivate che abbiamo dovuto sostenere per attrezzare l’area a tempo di record: strade, impianti elettrici, impianti idrici, solo per fare qualche esempio…
Tra le note positive, la giovane età del pubblico, tantissimi ragazzi tra i 18/23 anni, una fascia che non è facile coinvolgere.
L’edizione 2008? E’ troppo presto per parlarne, in ogni caso ci farebbe piacere restare qui, anche se la decisione dipende da un gruppo di persone e istituzioni. Mi auguro che a breve ci si possa incontrare con Regione, Provincia ed i Comuni: ci sono tutte le premesse per fare crescere questo festival. Errori? Certamente ne abbiamo commessi, ma nel complesso sono soddisfatto.
Il livello artistico della manifestazione mi è sembrato ottimo: molti gruppi hanno preparato per Italia Wave concerti e spettacoli particolari. D’acchito mi vengono in mente Capossela, Carmen Consoli, The Good, The Bad and the Queen, ma ce ne sono molti altri…”.