“Notte prima degli esami oggi” sulla scia della marcia trionfale di “Manuale d’ amore 2: capitoli successivi” (ed il trend potrebbe continuare con l’imminente “Ho voglia di te”) sta sbancando i botteghini dopo aver ottenuto uno dei maggiori incassi di sempre nel primo week end di programmazione. Purtroppo le note positive sembrano terminare qui: molti critici cinematografici si sono chiesti il perché della genesi di questo film, o quantomeno il motivo per cui è stato realizzato in questo modo. Il primo capitolo della serie è uscito appena un anno fa e certamente non si capisce pienamente la ragione per cui questo secondo episodio sia stato assemblato in apparente fretta, seguendo esclusivamente motivazioni di marketing per arrivare verosimilmente il prima possibile nelle sale cinematografiche. “Notte prima degli esami” era e rimane un piccolo cult, un film brillante, originale, con un cast ben assortito e ben amalgamato: “Notte prima degli esami oggi” se possibile, rappresenta tutto il contrario apparendo banale e superficiale, a partire dall’idea di ambientarlo nell’estate pallonara e mondiale del 2006. Il regista Brizzi ha coniato un nuovo termine per identificare la sua creatura, newquel, cercando di calamitare l’attenzione su un progetto che di innovativo in realtà ha ben poco; risulta così estremamente ovvia la decisione di abbandonare il candore e l’ingenuità dei ragazzi–paninari degli anni ’80 (così vicini ma tanto lontani e da molti rimpianti) per approdare alla sessualità ostentata dei giovani dei nostri giorni: appaiono per questo motivo alquanto forzate alcune scene di sesso, come quella fra Luca (Nicolas Vaporidis) e l’amica Alice (Sarah Maestri), protagonisti nel primo film di un rapporto puro e tenero ed adesso costretti a confrontarsi con una notte di sesso della quale, almeno così sembra, non se ne capacitano neppure loro. Il cast inoltre, perdendo due elementi fondamentali come la bella Cristiana Capotondi (la new entry Carolina Crescentini non convince) e la carogna Giorgio Faletti (qui apparso in un breve cameo), sembra non essere riuscito a sostituire tali perdite rimpiazzandole con un poco divertente Giorgio Panariello (nel ruolo del padre Peter Pan del giovane Luca) e con una Serena Autieri assolutamente poco credibile nei panni di una sexy professoressa illusa e delusa dall’amore. Tutto funzionava alla perfezione in “Notte prima degli esami” mentre in questo secondo film le cose sembrano non avere un progetto alle spalle, mancando di uno script valido e di idee interessanti su cui sviluppare la storia dei vari personaggi. Finché ovviamente il pubblico sovrano continuerà a premiare questi sequel o newquel che dir si voglia tutto andrà bene e il parere dei critici verrà interpretato come prevenuto e ricco di pregiudizi.