maggiori tutele per i minori che utilizzano telefoni cellulari ed internet
Lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce chiede maggiori tutele per i minori che utilizzano telefoni cellulari ed internet 2007-02-16 - Le vicende degli ultimi mesi che hanno visto coinvolgere una moltitudine di minori nelle prime pagine delle cronache per episodi connessi all’utilizzo di internet e dei telefoni cellulari per fini dimostrativi ed in particolare relativamente a casi di bullismo o di tipo sessuale, purtroppo anche per fatti avvenuti nelle scuole, impongono una seria riflessione ed un più attento e forte coinvolgimento delle istituzioni e della società civile attraverso interventi non solo a livello nazionale.E’ ormai da tempo che lo “Sportello dei Diritti” della Provincia di Lecce, la cui delega è stata assegnata all’assessore Carlo Madaro, a seguito delle segnalazioni ricevute, invoca maggiori tutele per gli utilizzatori della rete ed in particolare per i minori che in crescente numero si avvicinano all’uso di internet e non sempre e solo per scopi didattici od informativi. Gli esperti concordano sulla necessità di non demonizzare tout court la rete ma di attivarsi affinché si faccia strada tra i minori e i loro educatori la consapevolezza dei rischi della rete e degli strumenti elettronici. Di recente la Commissione Europea ha proposto un programma denominato “Safer Internet” e nel quale si colloca il progetto “HOT114” affidato al Telefono Azzurro che permette a chi naviga in Internet di segnalare contenuti pedopornografici o potenzialmente pericolosi per bambini e adolescenti, così da contrastarne la diffusione e limitarne l'accessibilità in rete. Si attiva con la compilazione di una scheda di segnalazione disponibile sul sito www.hot114.it, o chiamando il numero gratuito 114 da telefonia fissa oppure il numero di Telefono Azzurro 19696. Ad accogliere le richieste di intervento degli utenti ci sono operatori esperti i quali provvedono immediatamente ad inoltrare la segnalazione alle Istituzioni competenti, tra cui la Polizia Postale, sempre nel rispetto dell'anonimato per chi lo desidera.Al di là dell’importanza degli interventi preventivi e sanzionatori, è opportuno rimarcare che il settore nel quale l’Italia si è dimostrata più carente, ed i fatti di cronaca ne sono la conferma, è l’ambito educativo, non essendo stato attivato un programma nazionale di educazione all’uso consapevole di internet da parte dei più giovani.Ecco perché lo “Sportello dei Diritti” chiede un intervento del Governo affinché venga lanciata una campagna nazionale di educazione e sensibilizzazione rivolta proprio ai più giovani che utilizzano o che si accingono ad utilizzare internet e alle famiglie. Nel frattempo, le nostre scuole dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per impedire che si verifichino ancora casi analoghi, dato l’attuale rischio di preoccupanti fenomeni emulativi ed avviare dei percorsi didattici che servano a dimostrare agli studenti l’importanza della rete per fini culturali ed informativi, distogliendoli da altri possibili usi.