Valida alternativa a discoteche e tour alcolici nei pubs
2007-02-27 - Sono il coraggio di alcuni ragazzi e la tenacia dei loro educatori a far si che un esperimento come questo abbia esito positivo nell’era dello sballo. Circa un anno fa parte l’iniziativa della cooperazione fra diverse parrocchie della valtenna per permettere di aiutarsi a vicenda nell’educazione dei propri giovani. “L’iniziativa”, come ricorda Mauro Trapè, responsabile di Azione Cattolica Giovani di Piane di Montegiorgio, “è iniziata con la partecipazione dei gruppi di Servigliano, Piane di Montegiorgio, Montegiorgio, Grottazzolina e Campiglione di Fermo ma Servigliano si è dovuta distaccare subito per esigenze di formazione parrocchiale interna”. Per quanto riguarda invece i ragazzi delle altre parrocchie il cammino comunitario continua e, ultima esperienza fra le altre, è stata quella di sabato e domenica scorsi. L’evento ha visto questi giovani riunirsi presso il monastero delle monache benedettine presso Santa Vittoria in Matenano durante il weekend e trascorrere li dei momenti di riflessione e preghiera con le suore ma anche di divertimento e giochi di gruppo. A prenderne parte sono stati i teen-agers delle parrocchie già citate e si è avuta la collaborazione spirituale dei sacerdoti don Pierluigi Ciccarè e don Johnny Parmigiani, rispettivamente della parrocchia San Giovanni di Montegiorgio e San Paolo di Piane di Montegiorgio. Importante è stato inoltre il contributo formativo pregno di obiettivi concreti e sociali della partecipazione di Graziella Mercuri, responsabile di Azione Cattolica per la Diocesi di Fermo e delegato regionale della stessa. La sig. Mercuri ha parlato ai giovani infatti di gioia dello stare assieme, dell’importanza dei valori umani e dei rapporti interpersonali con la determinazione ed il realismo che sempre la contraddistinguono. Ecco allora che il tentativo effettivo di “ripartire dai giovani” può avere luogo, se oltre a fornire stereotipi di bellezza interiore si fornisce assieme anche la chiave per muoversi senza disagi in un mondo nel quale, si voglia o no, bisogna vivere, possibilmente evitando comportamenti camaleontici.