di Riego Gambini
Il concerto che il pianista ascolano Giovanni Allevi ha tenuto pochi giorni fa presso il Senato della Repubblica ha suscitato molteplici reazioni tra i musicofili italiani e non meno scalpore ha destato una sua 'frase' questa volta non musicale "La mia musica avrà sulla musica classica lo stesso impatto che l'Islam sta avendo sulla civiltà occidentale".
Spero che un giorno questa affermazione verrà revelata dallo stesso Allevi dato che lui solo è in grado di chiarire con esattezza cosa intendesse attraverso questa affermazione.
Poche (credo nulle) sono state invece le riflessioni relative alla lignea figura del Cristo Crocifisso esposto alla Camera dei Deputati durante il periodo Natalizio, che qualcuno (sarei curioso di saper chi) ha ritenuto assolutamente adatto a questa rappresentazione artistica. D'altronde perché meravigliarsi dato che era proprio una locuzione romana quella del 'Memento mori' (più o meno: ricordati che devi morire). O forse ci sono dei Deputati Trappisti alla Camera?
Se Allevi con la sua frase intendeva che le sue composizioni daranno alla Musica (classica) una nuova energia forse è meglio che riveda il paragone con la civiltà occidentale 'risvegliata' dall'Islam, dato che mi sembra ancora alquanto dormiente e poco reattiva.
Per cui in futuro consiglio al talentuoso compositore conterraneo di utilizzare maggiormente nelle sue composizioni musicali i colori e il carattere del 'Allegro gioioso assai' al posto del più introverso e riflessivo 'Molto lento' (aggiungo 'Quasi immobile').
Auguri di buon anno a tutti gli Uomini di buona volontà... e che gli altri si arrangino da soli