di Sara Di Giuseppe
Slitta al 2010 la realizzazione del nuovo Piano di Spiaggia a SBT.
Dovremo frenare l’impazienza, ma ne varrà la pena: tempo un par d’anni, gli chalet della palmuta riviera saranno più belli e più grandi che pria.
Con sensibilità e altruismo, finedicitore Perazzoli e presITB Ricci “si concedono ai microfoni” (sic!) della libera stampa picena. Palpabile il loro dolore nel rilevare l’attuale impossibilità, per il passeggiatore, di vedere il mare (pardon, gli scogli) al di là degli chalet.
Toh, se ne sono accorti. Sottigliezze, dovrebbero bastare atlanti e carte geografiche a testimoniare che il mare c’è, chi l’ha detto che si deve vedere per forza. Obiettivo principe della casta autocondonante resta il bene della collettività. E voilà delineato (in armonica intesa con sindacogaspari in “campagna d’ascolto”) il futuribile scenario degli chalet sambenedettesi del terzo millennio.
Per cominciare, codice rosso contro gli abusi. Tremano tutti. L’implacabile scure del Comune non perdonerà, neppure stavolta. Svegliare le ruspe in sonno, scartavetrarne la ruggine, metterle in moto, marsh! Mentre - soprattutto questa la novità - il popolo passeggiatore riacquisterà la vista-mare. Via chalet formato Pentagono, via facciate-Ceausescu, via architetture-emiratoarabo, le concessioni libereranno il panorama della laguna (ops, del mare...).
Chi sospettasse la facile furbata riduciamo-le-facciate-e-ci-allarghiamo-diqua-dilà-disu-digiù sarà smentito, i concessionari mica sono così subdoli.
Vero che gli chalet potranno compensare in profondità e in altezza (l’uovo di Colombo). Ma vuoi mettere il guadagno estetico? Ristrette le facciate, ruotati di 90 gradi, allungati verso mare. E su in altezza, per non perdere cubatura. Lambiranno l’acqua, svetteranno in cielo, mentre dal Viale si rivedrà la laguna (ops…)
Dalla loro cima il turista si tufferà direttamente nelle indispensabili “piscine sopra la sabbia”. Avendo cura di centrarle. Rimbalzando qua e là nella “zona polifunzionale”, dall’idromassaggio all’irrinunciabile palestra su spiaggia. Attraversando l’iradiddio di passerelle (“tutto rimovibile” s’intende, come sempre, chi ne dubita ). Se resta tempo toccherà il mare.
Bar troppo bassi, cucine nelle cabine? Mai più. Che i bar nelle nuove soluzioni edilizie diventino alti anche 10 metri lo si intuisce. Per clienti watussi. Ma anche le cucine saranno lunghe, strette. “Water oriented” come gli chalet. Le pietanze preparate a ovest usciranno a est, praticamente in acqua…
Fiore all’occhiello, i tetti-suono (sic). Suggestiva ufologica definizione per inutile tecnologia casereccia anti-scassamento timpani e cabasisi: imbottiture, vecchi materassi, gommapiume riciclate, cartoni… E se dai tetti-suono piovesse? Stato di calamità. Perazzoli se n’intende.
6.12.’08 SDG