Cineforum S.B.T. Buster Keaton
Associazione di cultura cinematografica Aderente alla Federazione Italiana Cineforum
GIOVEDI 10 APRILE ORE 21.30
Cinema delle Palme
Proiezione del film : “CARAMEL”
Regia: Nadine Labaki
A Beirut, alcune donne lavorano in un istituto di bellezza. In quel microcosmo colorato e pieno di sensualità, donne di diverse generazioni, parlano di loro stesse, si scambiano confidenze e si raccontano con la libertà e l'intimità propria delle donne. Inconsapevolmente solidali tra loro affrontano la vita di tutti i giorni, tra segreti, sensi di colpa, ambizioni, grandi amori e piccole vendette, all’inseguimento affannato di una felicità sempre più simile ad una chimera che a un obiettivo realmente raggiungibile.
E così l’immagine consegnataci dalle cronache di una Beirut devastata da un conflitto civile permanente, che ne ha fatto metafora di terrore, lascia il posto a quella di una capitale vitale, che si sta modernizzando nel bene e nel male, sedotta dai costumi occidentali (come la maggioranza delle metropoli mediorientali). Certamente un’immagine inedita, intima e suggestiva resa attraverso una variegata galleria di ritratti femminili, caleidoscopio di identità individuali all’interno di una composizione corale che ha il dono della leggerezza. Per la neo–autrice Nadine Labaki,(attrice di successo in patria, al suo primo lungometraggio) è solo un pretesto il metaforico ricorso alla miscela che mescola zucchero, limone e acqua buona a produrre il caramello del titolo che, dalle sue parti, viene utilizzato come ceretta per la depilazione delle gambe. A lei interessa indagare sul contrastato sapore, tra il dolce e l’amaro, dei sentimenti che agitano le sue donne in amore, tutte pervase da più o meno normali inquietudini e ognuna alla ricerca di una possibilità di esternazione, all’interno di una società tenacemente oppressiva dove il desiderio d’emancipazione fatica ad affermarsi. Il suo universo tutto al femminile, reso con un tocco che ricorda Almodovar, prevede infatti che i caratteri maschili restino in sottofondo come presenza incombente e qualche volta pericolosamente ingombrante. In questo ben strutturato intreccio di destini Nadine Labaki dirige con sicuro gusto sottolineando i contrasti tra la solarità degli ambienti e l’ombrosità interiore delle sue anime impegnate a tentare di uscire dalla loro condizione soggiogata, in nome di regole arcaiche difficili da imporre in questa nostra epoca di globalizzazione guidata dai massmedia. Le acute notazioni sul rapporto ancora stringente tra morale religiosa e morale pubblica assumono connotazioni da leggere in chiave politica, anche se l’assunto di Caramel appare concentrato a favore di un appello alla libertà (soprattutto sentimentale ed emotiva) rivolto a tutte le donne dell’Oriente e dell’Occidente del mondo, ansiose di ritrovarsi complici degli uomini, senza più alcuna inutile belligeranza tra sessi