Addio creme, al sole con una pillola
Latte solare, creme, gel abbronzanti: tutto nel cestino. D’ora in poi per diventare neri basterà inghiottire una pillola al giorno, a partire da 4 settimane prima della vacanza al mare. Poi, indossato il bikini, si continua a masticare pasticche per tutto il tempo dell’esposizione e il risultato è garantito: pelle ambrata, niente scottature, macchie, eritemi e rughe precoci. Già disponibile anche nelle farmacie italiane, la pillola abbronzante altro non è che una via di mezzo tra un integratore e un farmaco, capace di stimolare le difese immunitarie e di proteggere così la pelle dai danni del sole. Gli esperti l’hanno definita un nutricosmetico. Nata dalla cooperazione scientifica tra una multinazionale del settore della nutrizione ( Nestlè) e una della cosmetica (L’Oréal), la pillola è una combinazione calibrata di un lattobacillo (lactobacillus johnsonii) con betacarotene e licopene. Il lactobacillus johnsonii è capace di stimolare le difese immunitarie, di riattivarle laddove sono spente ed è l’unico probiotico i cui effetti agiscono sulla pelle. Il betacarotene e il licopene sono attivi anti-radicali liberi e il primo, in particolare, favorisce un’abbronzatura rapida, omogenea e duratura. La sfida del nutricosmetico è quella di fermare i danni dei raggi ultravioletti del sole e di essere un valido schermo anche contro i tumori dell’epidermide purtroppo in aumento. Solo le pelli più chiare avranno bisogno di una protezione supplementare. Bionde e rosse, insomma, dovranno andare avanti con tubetti e flaconi profumati.
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