ASCOLI P., 2006-06-05 - Nel sempre più variegato mondo delle manifestazioni di ricostruzione e rievocazione storica, il prossimo fine settimana vedrà la nascita di qualcosa di nuovo, la “Rievocazione Sportiva” dell’Associazione Epika di Ascoli: CampoMartio 2006.
“Cosa si intende con Rievocazione Sportiva? - ha riferito Alessandro Lori, il portavoce di questa associazione - Benché il settore delle rievocazioni storiche sia relativamente giovane, si possono già fissare in modo chiaro alcuni canoni”.
“Da una parte infatti – ha proseguito Lori - troviamo la Rievocazione Pura, cioè manifestazioni ed eventi che puntano a ricostruire accadimenti (come una battaglia famosa) oppure costumi, usanze o stili di combattimento, cercando ogni volta di raggiungere il maggior livello di filologicità e accuratezza possibile; in questi eventi quindi lo sforzo di documentazione e sperimentazione occupa un ruolo principe, insieme all’interpretazione dei ruoli e delle figure rievocate; l’elemento agonistico (gare, tornei, sfide) invece non è di solito presente; i Giochi di Ruolo dal Vivo (GdRV in breve), in cui ognuno interpreta un personaggio come in un’opera teatrale, vedono al posto d’onore ovviamente l’interpretazione e l’interazione con gli altri, seguita in seconda battuta dalla competizione, che rimane comunque funzionale all’interpretazione e più in generale alla trama generale; l’aspetto rievocativo è assente o molto blando, poichè di solito l’ambientazione scelta è di tipo fantastico e non storico; troviamo poi tutte le manifestazioni a carattere competitivo, come i Pali e le Quintane, ben note a tutti, in cui ovviamente l’elemento agonistico fa da padrone, mentre gli aspetti di rievocazione e di interpretazione sono necessariamente messi in secondo piano”.
“Quello che invece i ragazzi ascolani di Epika – ancora Lori - cercano di fare è creare una varietà di eventi in cui questi tre elementi possano essere presenti in egual misura e ricevere eguale attenzione, cercando un equilibrio perfetto sicuramente di difficile realizzazione ma di indubbio fascino. Quindi identificato il periodo storico, che va dal III secolo a.C. fino al I d.C., a CampoMartio ogni partecipante deve scegliere a quale dei quattro popoli dell’antichità (Romani, Greci,Celti, Germani) sviluppati fin’ora vuole appartenere;
ognuno di questi popoli rappresenta infatti un archetipo di guerriero, con una profonda e decisa caratterizzazione di armi, vestiti, armature e tecniche di combattimento; quindi una volta definiti questi fattori, attraverso l’esame di fonti storiche e sopratutto della sterminata letteratura sull’argomento, e quindi una volta rievocati questi archetipi, ogni partecipante deve dotarsi degli oggetti e sopratutto dell’allenamento necessario per utilizzare in modo corretto e senza rischi le armi tipiche del suo popolo, in modo cioè da poterlo efficacemente interpretare.
“Il sistema Scab, simulazione di combattimenti all’arma bianca, sviluppato da Epika, - ha spiegato Lori - permette infatti di costruire armi ed armature con un peso ed un ingombro simili a quelle effettivamente usate, ma incapaci di provocare danni. Insieme al fatto che anche la funzionalità delle armi e armature è rigorosamente simile a quella reale, questo permette di verificare e ricercare sul campo le effettive modalità di combattimento degli eserciti della classicità, andando a ricostruire aspetti ancora poco noti dell’arte bellica. Per gli stessi motivi, in questo modo il combattimento è reale così come reale è la competizione fra i partecipanti e gli schieramenti. Il sistema Sibis, sempre sviluppati da Epika, permette infatti di simulare lo scontro campale fra grandi eserciti”.
“Quindi – ha concluso l’espoente dell’associazione ascolana Epika -, che vi sentiate fieri guerrieri Celti, cocciuti Legionari romani, selvaggi scorridori Germani o piuttosto arroganti Falangiti Greci, CampoMartio vi permetterà di vivere per qualche giorno in un mondo mai dimenticato ma spesso sconosciuto”. Per informazioni: www.actadruidica.it, sezione “CampoMartio”.
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