Triathlon, grande impresa per Cristian Menghini
03/06/2009 - Nuova sfida al limite dell’impossibile per lo specialista in lunghissime distanze dell’Olimpia Triathlon Cristian Menghini che questa volta si è cimentato nel doppio ironman di Neulegbach, in Austria; la gara prevede tre frazioni rispettivamente di 7,6 Km di nuoto 360 Km in bicicletta e 84 Km di corsa; in pratica distanze doppie rispetto a quelle dell’ironman, gara a detta di molti al limite della sopportazione umana. Abbiamo incontrato Cristian al ritorno dalla sua trasferta austriaca e ci ha raccontato per sommi capi la sua gara, nei suoi occhi si legge ancora la fatica, ma lo sguardo è soddisfatto per l’impresa compiuta. “Questa per me era la seconda esperienza su questa distanza, la prima l’ho fatta due anni fa e quindi sono andato abbastanza preparato, sono partito qualche giorno prima per smaltire la fatica del viaggio e per ambientarmi, ma già appena arrivato ho trovato un tempo bruttissimo, pioggia e freddo quasi invernale e le previsioni erano pessime e continuavano a dare pioggia e freddo anche per il29 e 30 (i giorni della gara NDR) e temperatura mai al di sopra dei 10°C con una forte umidità. Nei giorni che hanno preceduto la gara ho cercato di concentrarmi e di tirare fuori tutta l’energia interna visualizzando i momenti più duri che avrei vissuto una volta partito. Poi alle 11,00 di sabato 29 c’è stato lo start sotto una pioggia battente e con una temperatura di 11°C e da lì 7,8 km di nuoto in piscina (anche quella con acqua molto fredda), penso di aver nuotato bene, anche se nella seconda parte ho avuto dei piccoli dolori muscolari alla spalla. Una volta uscito dall’acqua, sempre sotto la solita pioggia scrosciante mi sono vestito e sono salito in bicicletta per fare i 360 Km, pari a 37 giri di un circuito; all’inizio tutto andava bene, poi però nel cuore della notte con una temperatura di circa 3°C ho avuto un principio di congelamento ai piedi che mi ha costretto a fermarmi qualche ora fino alle 7,30 del mattino successivo, quando sono ripartito ed ho finito la frazione ciclistica. Una volta sceso dalla bicicletta, fortunatamente aveva smesso di piovere, ho iniziato a correre per 84 Km con un pensiero fisso in testa: tagliare il traguardo con i miei due bambini e così è stato, dopo 34 ore e 42 minuti di gara ho tagliato il traguardo. Se non fosse stato per la pausa forzata per il quasi congelamento dei piedi sarei riuscito a migliorare il tempo di 30 ore che avevo fatto 2 anni fa, ma date le condizioni nelle quali ho gareggiato sono contento.” Programmi per il futuro? “Per adesso voglio riposarmi un po’ poi continuerò con le gare del calendario della Federazione Italiana Triathlon e il prossimo anno riproverò la distanza del doppio ironman in Ungheria dove ci saranno i campionati mondiali.” Senti di voler ringraziare qualcuno? “Sicuramente la mia famiglia, senza di loro non sarei riuscito a superare i momenti difficili che ho incontrato in quelle 34 ore, poi il mio amico e sponsor “Sport Action” di Alain Santion che ha sempre creduto nelle mie capacità e mi ha spronato a continuare in questo genere di gare.” Un pensiero prima di chiudere? “Un ricordo dell’ambiente che ho trovato: eravamo 59 partenti originari di tutto il mondo, eravamo avversari in gara, ma ci siamo aiutati in tutti i modi possibili come dei vecchi amici, forse nel mondo ci vorrebbe un po’ di quello spirito”. Facciamo le congratulazioni a Cristian e lo lasciamo al suo meritato riposo.
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