Questa scheda informativa dell'ARPAT si propone di aiutare a capire il significato di “acqua potabile”, tenendo presente quanto definito e indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità anche in merito agli standard di qualità delle “acque destinate al consumo umano”. Si toccano brevemente, ma molto chiaramente, temi quali la potabilizzazione delle acque, le loro caratteristiche, i contaminanti, per passare al sistema dei controlli (chi fa cosa e come). Corredata da alcune foto molto interessanti di acquedotti toscani, la scheda conclude con gli approfondimenti normativi e bibliografici
Da millenni l’umanità ha fatto uso di acqua per bere, lavare, cucinare,irrigare…, ma solo in tempi moderni sono stati sviluppati concettievoluti sul significato di acqua potabile.Regole e definizioni sull’argomento sono state fissate da alcuni decennidall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Successivamenteogni nazione o comunità di Stati ha stabilito, sulla base delleindicazioni dell’OMS, propri standard di qualità delle acque potabili.L’Unione Europea, in linea con quanto stabilito dall’OMS,ha emanato delle direttive in materia, definite nella relativalegislazione “acque destinate al consumo umano”, che sonostate recepite poi dagli Stati membri e tradotte in leggi e decreti.
La prima direttiva europea è del 1980:
è dunque solo da quell’anno che sulle acque potabili si è legiferatoin modo moderno e condiviso a livello di comunità di stati.Attualmente la legislazione vigente in Italia (D.Lgs. 2 febbraio 2001,n. 31) definisce le acque potabili come “acque trattate o non trattate,destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e bevande,o per altri usi domestici, utilizzate in un’impresa alimentare per lafabbricazione, il trattamento, la conservazione o l’immissione sulmercato di prodotti o di sostanze destinate al consumo umano, aprescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete didistribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori”.
Leggi tutto nell’allegato in .pdf