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Lou Reed "Berlin" (Rca, 1973) |
Il rock malato di Lou Reed da non perdere al Play
AREZZO - Lou Reed alle prese con il bistrattato, odiato, malinterpretato, meraviglioso “Berlin”, pietra miliare del rock malato e decadente degli anni Settanta, quelli immersi nell’incubo dell’eroina. Lou Reed aveva cantato l’eroina altre volte, ma con “Berlin”, nel 1973, ha scavato nell’anima del male, con risultati di cupissima bellezza. Mancano pochi giorni e sarà possibile riascoltare “Berlin”, eseguito dal vivo dal suo autore: l’appuntamento è per domenica 8 ad Arezzo, giornata conclusiva della prima edizione del Festival Play.
Ecco quello che sentiremo:
“Men of good fortune often cause empires to fall while men of poor beginnings often cant do anything at all” (Men Of Good Fortune)
“This is the place where she cut her wrists that odd and fateful night” (The Bed)
“They’re taking her children away because she said she was not a good mother they’re taking her children away because of the things that they heard she had done” (The Kids)
“She’s not afraid to die all her friends call her ‘Alaska’ when she takes speed they laugh and ask her what is in her mind what is in her mind” (Caroline Says II)
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Pierluigi Lucadei
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Cultura e Spettacoli |
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il 03 Jul 2007 alle 19:46 |
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