FABRIANO, 02/01/2009 - “L'anno 2008 ha seguito l'andamento nazionale dell'occupazione alberghiera, per l'Italia c’è un calo presenze dell'11.7% , dati Confindustria Alberghi, con una flessione più alta di tre punti percentuali rispetto al resto d' Europa che evidenzia una diminuzione di presenze che va dal 3 al 5 % a seconda dei mesi presi in considerazione.”
E’ la presidente del Comitato Fabriano Turismo, parte integrante dell’Associazione Albergatori Fabrianese Confcommercio, Vanda Balducci, a rispondere alle nostre domande su un settore verso cui la Giunta regionale ha approvato in giunta nei tempi previsti la proposta di Piano Promozionale del Turismo. “Stanno resistendo bene – ci risponde - grandi aziende del territorio che
usufruiscono dei nostri servizi alberghieri, molte altre stanno riducendo le spese, diminuendo la durata dei soggiorni e la frequenza. Per converso, stanno crescendo piccole e medie aziende che offrono servizi e in qualche modo ci aiutano a difenderci in un momento non proprio favorevole”.
Altri sostegni li avete ricevuti? “Cito una delle iniziative dell'Amministrazione comunale come le gare di danza sportiva, che hanno fatto affluire diverse migliaia di persone a Fabriano, facendo lavorare alberghi e ristoranti. Questo – sottolinea la Balducci - prova che gli eventi sono il motore del turismo e legare il nome della nostra città ad avvenimenti di risonanza nazionale, come danza, sport o altri appuntamenti mirati, è il sistema migliore per far muovere le persone, entrare nella memoria dei turisti e provare a diversificare, nei limiti del possibile, la tipologia di clientela. Oggi – aggiunge - a detta dei tour operators che mi capita di incontrare, è impensabile vendere tutto a tutti, occorre identificare un'offerta precisa, preparare un pacchetto che sia rivolto ad un ben chiaro e pertinente segmento di mercato, in pratica è necessario targettizzare, anche se può sembrare una brutto termine, per poter vendere ed attirare il turista”.
Da parte di voi operatori che cosa e invece utile fare? “Necessitiamo di personale più qualificato e preparato, che sappia accogliere e capisca come il nostro compito non è soltanto soddisfare i bisogni ma anche gratificare i desideri, dare quel quid in più, per competere con mete turistiche consolidate e conosciute e tra questi plus, c'è senz'altro la qualità, l'eccellenza enogastronomica oltre all'attenzione al cliente”.
Quindi anche per il ostro settore vale la scelta di perseguire la cosiddetta formazione permanente? “Proprio così formazione per il personale e per noi, che non dobbiamo mai fermarci ed essere sempre attenti a cosa offrono gli altri, a ciò che desiderano gli utenti. Inoltre, abbiamo bisogno di promozione, a livello nazionale dove non c'è ancora una strategia turistica delineata, ma soprattutto a livello regionale e locale. In più chiediamo appoggio e supporto a chi può e deve aiutarci a sconfiggere ogni forma di abusivismo che negli ultimi anni ha creato serie difficoltà al nostro settore: la concorrenza sleale, riducendo i nostri rendimenti, ha conseguenze negative ed inevitabili sull'occupazione”.
Proviamo a riassumere alcune priorità che il Comitato Fabriano Turismo si è dato? “Promuovere iniziative, organizzare eventi, valutare opportunità di mercato per l’accoglimento e sviluppo sinergico, la salvaguardia dell’immagine della categoria e punto di riferimento per il rapporto con Enti pubblici e privati”.
Una combinazione, un mix di elementi piuttosto ambizioso e forse di non facile realizzazione? “Le rispondo con un esempio concreto. A seguito del rinnovo delle cariche sociali della delegazione Associazione Italiana Somelier “Fabriano Alta Vallesina” mio fratello, Domenico, è stato scelto come delegato di zona fermo restando il suo ruolo di chef dell’Hotel Gentile. Ebbene, Domenico, è forse il primo cuoco ad assumere una carica di questo tipo nel mondo della sommelieria e ciò in piena consonanza con le teorie degli abbinamenti cibo-vino. Scienza, o se vogliamo dottrina e sistema che per forza di cose conduce all’individuazione di una strategia ben delineata, alla come detto, targettizzazione dell’offerta dei servizi e dei pacchetti a cui legare la sviluppo e la crescita del turismo”.
Un esempio? “Sull’argomento vino, per rimanere in tema, individuare una serie di degustazioni, degustazioni guidate, visite a produttori nei luoghi di vocazione vitivinicola. Tutti fattori culturali ed emozionali attraverso i quali convogliare l’interesse anche del visitatore, magari occasionale e digiuno anche delle più elementari nozioni enologiche. A questo termine di comparazione – conclude la Balducci – unirei gli scopi dell’Associazione Albergatori Fabrianese Confcommercio, tra cui ci sono i traguardi del fare sistema e rappresentare una presenza attiva nel territorio, ponendoci come elemento di raffronto con enti pubblici e istituzioni, finalizzata alla promozione di appuntamenti rivolti ad un turista italiano e straniero. Azione tesa a produrre, con il perseguimento di specifiche strategie, effetti positivi per un comparto che deve comprendere dalla Cultura al Turismo, dall’Agricoltura al Prodotto legato al Territorio sino all’attuazione di eventi di grande caratura non solo di tipo nazionale”.
DANIELE GATTUCCI