2007-07-27 - Presa di posizione della Cia – Confederazione Italiana Agricoltori di fronte ai continui incendi che stanno devastando il territorio Piceno. Negli ultimi anni gli incendi appiccati hanno mandato in fumo ampie aree di boschi provocando danni ingenti. E proprio quest’anno i roghi, causati nella stragrande maggioranza dei casi dai piromani, hanno distrutto parte del patrimonio boschivo del quale è ricco il Piceno.
La Cia rileva, inoltre, che gli incendi di queste settimane hanno mandato in fumo pascoli e molte coltivazioni e soprattutto nell'entroterra ascolano sono stati bruciati migliaia di frutteti, uliveti e vigneti, anche di pregio. In queste ultime settimane il territorio è sottoposto ad un attacco senza precedenti. In tal senso diviene fondamentale arginare una efficace strategia di vigilanza e di difesa del territorio e soprattutto dei boschi e delle foreste. Infatti la Cia provinciale si mette in prima linea per salvaguardare questo patrimonio naturale, battendosi con fermezza verso chiunque mette a repentaglio la vita umana. “Quando accadono questi fatti – ha detto il presidente della Cia di Ascoli Tonino Cioccolanti – appare evidente l'importanza della funzione svolta dagli agricoltori per la slavaguardia e la valorizzazione del territorio. Purtroppo politiche agricole sbagliate hanno portato nel corso degli anni ad un processo di abbandono delle campagne e i terreni un tempo coltivati si sono trasformati in appezzamenti di terra ricoperti da boschi. È venuto quindi a mancare quell'argine naturale che i campi coltivati assicuravano nei confronti del fuoco. Ora occorre necessariamente ripristinare la situazione incentivando il ritorno alla coltivazione dei campi”.
La Cia, comunque, continuerà la sua azione per prevenire gli incendi mobilitando gli agricoltori contro quella che ormai si può definire l’emergenza del momento. D’altra parte, proprio gli imprenditori agricoli, con le loro attività sempre più multifunzionali, possono svolgere una funzione di grande rilevanza per vigilare nei boschi, soprattutto attraverso un’efficace e quotidiana opera di manutenzione e di presidio del territorio. Da parte della Cia è stato avviato un monitoraggio nazionale per un prima verifica dell’entità dei danni e nello stesso tempo ha chiesto la dichiarazione dello stato di calamità per le zone interessate dalle devastazioni del fuoco. “Il controllo degli agricoltori per il territorio – ha aggiunto Cioccolanti – può essere molto utile ma deve essere organizzato e supportato anche da incentivi economici che possono permettere di prevenire un disastro ambientale come quello che stiamo fronteggiando”.