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“Hancock” (USA, 2008) |
“Hancock” di Peter Berg
Abbattuti i luoghi comuni riguardo i supereroi della DC Comics. Abbattuti gli stereotipi sugli invincibili uomini (e poche donne, perché si sa, il mondo dei supereroi è d’impronta maschilista…) dotati di superpoteri della Marvel. Hancock (Will Smith) potrebbe semplicemente volare, combattere il crimine, darsi da fare per liberare le strade da malavitosi di ogni genere, ma in fondo ciò che gli riesce fare meglio, è qualcosa che difficilmente potevamo attenderci dall’ennesimo film del filone dei lungometraggi dedicati agli eroi mascherati: Hancock è come Batman ma con qualcosa in più. Hancock è come Spiderman ma con qualcosa in più. Hancock potrebbe perdere. Non si tratta semplicemente di mettere a nudo le proprie debolezze (in questo anche Sam Raimi con l’uomo ragno e Christopher Nolan con l’uomo pipistrello sono maestri) ma nel film del regista-autore-attore Peter Berg (“Cose molto cattive”), per la prima volta le debolezze dell’uomo ritenuto invincibile sembrano davvero prendere il sopravvento. “Hancock” non è la solita commedia simil demenziale che si prende gioco dei grandi successi / block buster hollywoodiani (i vari Scary Movies, Epic Movie, Hot Movie e così via): Hancock analizza il suo mal di vivere in maniera ironica ma anche con la pretesa di potersi e doversi prendere sul serio in un’ indagine introspettiva che può coinvolgere qualsiasi spettatore, generando problematiche che potrebbero anche non sanarsi. Hancock è un supereroe depresso, affetto da amnesie, quasi sempre ubriaco, che solitamente salva vite ma che coi suoi metodi poco ortodossi costa milioni di dollari alla città di Los Angeles risultando un alcolizzato cronico produttore solo di guai a catena. Un giorno però Hancock salva da un deragliamento del treno un noto pr interpretato dalla stella dei telefilm Jason Bateman (su tutti ricordiamo la divertende sit com “Arrested Devolpment”) il quale per ringraziarlo decide di prendere in custodia la sua immagine, nel difficile tentativo di rilanciarne la carriera: le rivelazioni ed i colpi di scena da questo momento in poi non mancheranno di certo, con la bellissima Charlize Theron (nuovamente in un film del genere dopo “Aeon Flux”) ad interpretare il ruolo di Mary, la moglie del pr Embrey - Bateman, a giocare un ruolo fondamentale nella vita di Hancock, aiutandolo a risolvere i suoi tanti conflitti interiori. Affidato alla stella Will Smith, ormai reputato una vera e propria garanzia per il mercato ed il boxoffice americano, il film uscito negli Usa nel week end topico del 4 luglio, ha incassato meno rispetto alle aspettative (anche se si parla di una cifra comunque considerevole come 250 milioni di dollari) incontrando anche la stroncatura della critica, unanime nel condannare la performance di Smith di solito sempre ben voluto dai giornalisti. Hancock rimane tuttavia un film diverso, un film del filone dedicato ai supereroi però totalmente differente dal genere, apprezzabile per le sue indagini psicologiche, per le location immaginifiche ed ovviamente per gli effetti speciali assolutamente perfetti.
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Alessandro Orecchio
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Recensioni |
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il 24 Sep 2008 alle 23:54 |
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