Cibo e Salute, Misuriamoci: chi si ama ci segua
SUCCESSO PER LA CAMPAGNA DI PREVENZIONE DELLA SINDROME METABOLICA MA NUMEROSI I CASI PATOLOGICI
2007-04-05 - Ottimo esito per la campagna di prevenzione della sindrome metabolica che si è svolta nel Piceno nell’ultimo week-end di marzo. Quasi 500, infatti, i cittadini che si sono mostrati solleciti alla prevenzione della sindrome metabolica attraverso la campagna preventiva “Misuriamoci: chi si ama ci segua” nell’ambito del progetto nazionale “Cibo e salute” nato da un’intesa tra Federfarma, Croce Rossa Italiana, Società di Medicina Generale (SIMG) e l’Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). Mezzo migliaio di abitanti del nostro territorio si è dunque sottoposto a screening per la valutazione del proprio livello di rischio, con rilevazione dei principali parametri e, in particolare, dei valori diagnostici relativi a colesterolo, glicemia, trigliceridi. Le patologie legate a queste alterazioni metaboliche colpiscono soprattutto il sesso femminile, come evidenzia uno studio realizzato dal Gruppo di Studio SIMAP – Sindrome Metabolica Ascoli Piceno. L’indagine ha consentito di definire come la sindrome abbia nella provincia di Ascoli Piceno una prevalenza pari al 25% (22,3% maschi e 27,2% donne). Su un campione rappresentativo di 182 pazienti selezionati per circonferenza vita patologica in un universo di 858, la totalità è risultata affetta da ipertensione arteriosa e ben il 57% di eccesso di trigliceridi. Al contempo, ai 216 pazienti con sindrome metabolica era stata riscontrata una concomitante obesità viscerale, mentre all’84% ipertensione arteriosa e al 55% eccesso di trigliceridi. «Siamo estremamente soddisfatti dei brillanti risultati ottenuti con questa campagna – ha dichiarato Italo Paolini del Gruppo di Studio SIMAP - che ha dimostrato come la popolazione del Piceno sia particolarmente sollecita alla prevenzione». Opinione condivisa anche da un altro membro del Gruppo di Studio, Giuseppe Rubicini: «La media dei diabetici è pari al 5% ma nel Piceno raggiunge quota 9% in quanto la zona è stata sottoposta ad un importante programma di rilevamento grazie al quale un numero maggiore di persone è consapevole del proprio status fisico e può, di conseguenza, provvedere a sottoporsi a cure mirate in base alla patologia». «L’ottima affluenza registrata nel corso di questa campagna di prevenzione della sindrome metabolica ha superato ogni più rosea aspettativa - spiega Pasquale D’Avella, Presidente di Federfarma Ascoli – dimostrando la validità di iniziative mirate all’informazione preventiva».
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