26/04/2008 - La nostra iniziativa referendaria solleva il problema dei costi impropri, degli sprechi della politica e della abnorme proliferazione degli enti strumentali, spesso “sostitutivi” delle competenze dei rispettivi assessorati, il più delle volte inutili e troppo costosi per la collettività: è chiaro a tutti che intendiamo dare, come Cittadini e società civile, un contributo dignitoso ed istituzionale a quanti all'interno del Consiglio e della Giunta Regionale vogliano veramente portare avanti un'azione di riforma netta e risolutiva.
Il Presidente della Giunta Ottaviano Del Turco ha più volte ribadito la sua volontà riformatrice; il Consiglio Regionale ha approvato un anno fa una delibera in tal senso; il Presidente della Commissione Statuto Gianni Melilla ha fatto spesso cenno alla necessità di tenere fede a tale impegno; vari Gruppi consiliari, come l'Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Verdi, UDC , UDEUR e DC, si sono dichiarati dalla parte delle riforme; i Consiglieri Antonio Verini e Bruno Mario Di Paolo presentano, in tale contesto, -progetti di legge di riforma degli enti strumentali e di riduzione dei costi della politica da noi tenacemente evidenziati: NESSUNO DI QUESTE FIGURE ISTITUZIONALI HA SENTITO IL DOVERE, NEL CORSO DI UN ANNO INTERO, DI INVIARE UN QUALSIASI E MINIMO CENNO DI RISCONTRO AL COMITATO PROMOTORE! NEMMENO UNA PAROLA, UNA DICHIARAZIONE PUBBLICA DI INCORAGGIAMENTO, UNA QUALCHE DISPONIBILITA' A “DARE UNA MANO” NELLA DIFFICILISSIMA ED IMPARI RACCOLTA DELLE FIRME.
Addirittura ci sono dei Consiglieri regionali e dei politici che si appropriano di dati, cifre e contenuti elaborati e diffusi dal Comitato stesso, li “copiano di sana pianta”, li inseriscono fin anche nelle loro dichiarazioni alla stampa per “il lancio” delle loro proposte di legge, mozioni, interpellanze e interrogazioni: ESSI PERO' NON CITANO MAI LA FONTE DEI DATI CHE “FOTOCOPIANO” E SI GUARDANO BENE DAL RICONOSCERE IL DIRITTO D'AUTORE E LA FATICA DEL COMITATO.
Questa classe politica è “strana”: nonostante gli impegni declamati, non ha inteso inserire all'ordine del giorno della Commissione apposita e del CONSIGLIO REGIONALE DEL 29 APRILE PROSSIMO l'approvazione di una “leggina urgente”, che modifichi il Comma 1, lettera c), art. 16 della Legge Regionale 19 dicembre 2007, n. 44, al fine di rendere possibile l'avvio della raccolta delle firme in tempo utile per la indizione e lo svolgimento dei referendum nella primavera del prossimo anno, in concomitanza con il referendum elettorale nazionale già indetto o con le previste elezioni europee ed amministrative provinciali e, quindi, senza oneri economici per la Regione.
Tra l'altro, come si fa, dopo avere legiferato la istituzione del Collegio per le garanzie statutarie, a non provvedere alla nomina dei quattro esperti componenti senza i quali questo organismo super partes non potrà esercitare le funzioni di competenza in merito alla regolarità del “procedimento referendario”?
*per il Comitato promotore Referendum Regionali sui costi della politica
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Roseto degli Abruzzi, 26 Aprile 2008