30/11/2008 - Auspichiamo a breve l’inasprimento del “41 bis” già approvato al Senato, norma per la quale già da tempo si prodiga il Ministro della Giustizia , tant’è che in questi ultimi mesi gli sono stati rivolti chiari segnali di minaccia, segnali che noi riteniamo riconducibili a “cosa nostra” , visto che il 27 Maggio 1993 a Firenze ha massacrato i nostri parenti affinchè il “41 bis” fosse abolito totalmente.
Auspichiamo inoltre ,che le nuove norme che renderanno impossibile il contatto con l’esterno da parte dei boss mafiosi stragisti a Firenze la notte del 27 Maggio 1993, contengano la possibilità da parte degli organi competenti, di rispedire Cosimo Lo Nigro , Salvatore Benigno, Giuseppe Barranca e Gioachino Calabrò a carcere duro, là dove vi sia una sola possibilità di riaprire i contatti con la famiglia : collaborare con la giustizia.
Non abbiamo inibizioni nell’affermare che il “41 bis” deve produrre “sbirri”, perché c’è bisogno delle verità completa sulle stragi del 1993 o i nostri morti non avranno avuto giustizia così come non l’avrà avuta l’intero Paese, anche se fa finta di nulla davanti alla tragedia della strage di Via dei Georgofili considerandolo un fatto esclusivamente privato.
Cordiali saluti
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili