Colombe con la carta d’identità
LE COLOMBE PASQUALI DEL PICENO CON LA CARTA D’IDENTITÀ. Ascoli P., 2006-04-13 - Le colombe pasquali dei maestri artigiani del Piceno quest’anno si caratterizzeranno non solo per la genuinità degli ingredienti e l’aspetto delle confezioni, ma anche per una certificazione d’originalità. La Cna provinciale informa infatti che, con il Decreto del 22 luglio 2005, adottato congiuntamente dal Ministero delle Attività Produttive e dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, viene dedicata una specifica normativa a tutela di alcune tra le più note specialità della tradizione dolciaria definendo con precisione caratteristiche e composizione anche della classica colomba pasquale. Una norma che interessa, nella provincia di Ascoli, duecentocinquanta artigiani pasticceri. La denominazione di “Colomba” è infatti riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida in cui la quantità di burro non sarà inferiore al 16%. Pertanto la colomba non può contenere grassi idrogenati e altri ingredienti di dubbia qualità con i quali, in alcuni casi, viene sostituito il più costoso burro, potrà tuttavia contenere altri ingredienti come latte, miele, malto e burro di cacao. Le uova utilizzate, inoltre, devono essere fresche e in quantità tale da garantire non meno del 4% in tuorlo. Se il prodotto non rispetta il disciplinare non può chiamarsi "colomba", ma deve essere commercializzato con un altro nome (ad esempio, "dolce di Pasqua"). La Cna di Ascoli plaude dunque l’applicazione della nuova norma che, per il primo anno, cambia le regole anche per la produzione della colomba nel rispetto della ricetta tradizionale, garantendone le caratteristiche originali e contribuendo alla caratterizzazione del prodotto.
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