di Lucio Garofalo
Nell’Europa post-secolarizzata e post-illuminista s’aggirano nuovi démoni e nuove ossessioni, a cominciare dal terrore proveniente dal Medio Oriente, laddove imperversano gli estremismi islamico-religiosi e politico-nazionalisti, incentivati ed esasperati soprattutto dalla politica aggressiva ed espansionistica praticata dallo Stato israeliano, con la piena complicità e l'appoggio statunitense. Sempre dai paesi arabi proviene una preoccupazione più concreta, che è tra le concause dell’odierna crisi economico-energetica, cioè lo spauracchio della crisi petrolifera. E dall’Est asiatico-europeo, precisamente dalla Russia, scorre lungo i metanodotti lo spavento provocato dalla penuria di rifornimenti di gas metano, da cui il nostro Paese dipende in maniera vitale.
Parimenti nel mondo islamico, dove dilagano le tendenze più integraliste e oltranziste, da sempre incoraggiate da chi, in occidente, ha interesse a creare e alimentare il terrorismo per finalità economico-affaristiche, si diffondono la paura e la diffidenza verso la “modernità”, verso la “libertà”, verso la “democrazia”, verso tutti quei valori secolarizzati della “civiltà occidentale”. Oggi tali principi generano sgomento e avversione tra quelle genti che hanno sofferto l’aggressione colonialista e imperialista dell’occidente ed hanno conosciuto l’ipocrisia di un sistema di rapina e di espropriazione economica, in quanto tante guerre e violenze hanno contribuito a infangare i “valori occidentali”, sbandierati come cause nobili che in realtà servivano a dissimulare gli sporchi interessi affaristici legati all’establishment capitalistico.
Da sempre il mondo è soggiogato e dominato dalle paure e con le paure viene governato. Chi ha paura è suddito e la sudditanza psicologica e culturale è il frutto della paura, è la conseguenza di uno stato di soggezione e vulnerabilità materiale e mentale.
Il potere, in ogni sua forma, si regge soprattutto sulla paura e sulla superstizione, ossia sull’ignoranza.
Si pensi al dominio instaurato sulle menti degli uomini da parte di potenti organizzazioni malavitose quali mafia, camorra e ‘ndrangheta, le quali hanno costruito la propria supremazia territoriale e politica sul clima di omertà e di intimidazione generato con il terrore e con la violenza fisica.
Parimenti i regimi teocratici, come pure quelli falsamente democratici dell’occidente, si reggono e sopravvivono grazie all’angoscia e alla sudditanza delle masse, e così avviene ovunque i popoli sono messi sotto assedio, sono ossessionati e spaventati da una minaccia più o meno oscura, da un nemico più o meno reale o immaginario. L’esempio storico più efficace in tal senso è rappresentato dal potere temporale dei papi, che si instaurò duemila anni or sono e sussiste ancora oggi in altre forme, apparentemente meno brutali e sanguinarie.
Una paura molto attuale, molto diffusa e presente nelle società occidentali, sembra essere la paura verso le libertà democratiche.
La democrazia, non subìta passivamente, ma vissuta attivamente, la libertà di pensiero, la libertà intesa e praticata come partecipazione ai processi decisionali, tutto ciò infonde angoscia nell’animo di chi governa e detiene il potere e la ricchezza sociale. Da tali paure scaturiscono sentimenti antidemocratici ed antisindacali, che tendono a criminalizzare le idee di libertà e i loro portatori, fino a condurre alla demonizzazione e alla repressione di ogni dissenso e di ogni vertenza sociale, così come è accaduto in occasione della manifestazione pacifista svoltasi a Vicenza il 17 febbraio scorso. Un grandioso momento di lotta e di partecipazione politica dal basso che ha smentito ogni "oracolo" ed ogni profeta di sciagure, mettendo a tacere quanti hanno contribuito a generare un clima di tensione e di terrore al di sopra di ogni ragionevole buon senso.
Ma la violenza è insita nella struttura stessa delle società capitalistiche occidentali e nella natura di un sistema militare-industriale che fabbrica arsenali bellici sempre più sofisticati e distruttivi, che allestisce basi militari laddove le popolazioni locali non vogliono, che costruisce spauracchi, mostri criminali ed insidie terroristiche al fine di incentivare, legittimare e preparare nuove guerre infinite, provocando un circolo vizioso e perverso.
Basti pensare che le cosiddette “democrazie liberal-parlamentari” hanno avuto origine da terribili rivoluzioni sociali compiute in gran parte dalle masse contadine e proletarie guidate dalle avanguardie rivoluzionarie della borghesia, che oggi teme di perdere il proprio potere e i propri privilegi di classe dominante. Il ruolo storico, politico e culturale della borghesia, che un tempo era stata sovversiva, progressista e rivoluzionaria, provocando l’abbattimento dei regimi aristocratico-feudali, con le loro sovrastrutture ideologiche oscurantiste e barbariche, si è progressivamente trasformato in senso conservatore, divenendo un serio ostacolo alla piena realizzazione del progresso scientifico, culturale e sociale, della democrazia partecipativa e della liberazione effettiva degli individui da ogni forma di oppressione, di sfruttamento, di schiavitù e di paura