AngellottiAppunti: salutistici e sport estremi
Siamo continuamente bombardati da pubblicità ingannevole in tutti i settori, in particolare nel settore della fitness. Macchinari tonificanti, creme anche da uomo, salutistici di ogni tipo, palestre. Rinviare il naturale decadimento fisico e, giocoforza, la morte, è diventata una ossessione generale. L’uomo moderno, infatti, non tollera i limiti che la Natura gli impone, si ribella al piano di Dio sul destino umano. Consumando detti prodotti si esorcizza la incognita del proprio futuro, fatto di malanni e di morte. La pubblicità ci conforta, a suo dire consumare “quei prodotti” ci allunga la vita, mentre in realtà, tali prodotti possono, al massimo, produrre un effetto “placebo”. Insomma la fitness è un grande affare, in cui il corpo umano viene spremuto di denaro e salute. Passando ora agli Sport estremi, si deve notare come tale settore ha un successo pari e parallelo al settore dei salutistici. Buttarsi da un ponte con un piede legato ad una corda, correre in mountain bike per i ripidi sentieri dei boschi, ecc. Anche qui alla base è la vanità. Si vuole, praticando questi Sports, dar prova di coraggio e mostrarsi superiori agli altri. Se poi qualcuno ci lascia la salute o la pelle, ingozzandosi di vitamine in pillole ad arrampicandosi sull’Everest, rientrerebbe nelle regole del gioco. “Rientrerebbe davvero?”. Invece no. È scandaloso in un Mondo sempre più affamato che ci siano persone che frequentano centri benessere. Come è scandaloso, pensando a chi è ridotto su una sedia a rotelle, che ci sia qualcuno che, per puro diporto, si lanci col paracadute. Il meccanismo incombente è perverso di una frivola competitività ci costringe, così, ad una continua attenzione per scampare a chi, dicendo di fare il nostro bene, ci illude e ci porta alla rovina. Angellotti Giuseppe
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