Cari amici del “Comitato per la bellezza”
Vittorio Emiliani, Luigi Manconi, Paolo Berdini, Tullio Pericoli. E altri.
Cari amici del “Coordinamento regionale per la salvaguardia del paesaggio delle Marche”
Paesaggio bene comune. I costituzionalisti lo hanno messo nell’articolo 9 della Costituzione.
Sono arrivato al vostro Comitato per la bellezza partendo dalla mia Altidona (AP).
Fine 2004 e inizio 2007. Mi avvicino ai nuovi quartieri di Marina di Altidona e della Valle dell’Aso. Mare e valle Aso. Esplosione di nuove lottizzazioni. Parte il Bilancio Partecipativo. Ecco le priorità delle due tornate di B.P.: sicurezza e creare un paese. Le lottizzazioni hanno creato insicurezza e nessuna socialità. Per non parlare di aree di completamento in aperta campagna. E nuove zone di espansione, che tali non dovrebbero essere. Almeno per la definizione che ne da il D.M. 1444/68.
Le assemblee del B.P. sono state aiutate a capirci qualcosa dal bel libro di M. Cristina Gibelli e Edoardo Salzano: “NO SPRAWL” (Alinea editrice 2006); contro l’urbanistica a dispersione.
Ma vi scrivo perché recentemente ho assistito a due Consigli Comunali di due piccoli Comuni: Massignano e Lapedona. Si occupavano, l’uno, 27 dicembre 07, del nuovo PRG. L’altro, 25 gennaio 08, di una modifica sostanziale al vigente PRG.
In entrambi si discutevano le osservazioni ai “criteri e linee generali” dei PRG adottati in prima seduta. Come stabilisce l’articolo 26 della legge regionale (n. 34/92).
A Massignano c’erano 111 osservazioni tendenti a ampliare il PRG. A Lapedona solo 6 tendenti alla tutela del vigente PRG. Là singoli cittadini, qua Associazioni per la tutela del Paesaggio.
A Massignano, alla 12a osservazione, poi me ne sono andato, il Consiglio ha accolto 9 nuove zone di espansione, 2 zone di completamento e 6 nuovi campeggi. A Lapedona, in ballo la creazione di 9 nuove aree per creare piccoli campeggi e villaggi turistici, il Consiglio ha respinto tutte le osservazioni.
Conclusione, il cemento vince a Massignano e a Lapedona. Aveva già vinto ad Altidona. Il Paesaggio viene definitivamente violentato. “Italiani, scendete nelle belle Marche prima che sia troppo tardi”. Frase sentita di recente a Fermo dove il Pd esaminava la nuova legge urbanistica regionale.
Ma non è solo di questo che vi scrivo. Facendo il segretario comunale da oltre 28 anni lo stupore maggiore è sorto nel constatare Comuni senza più neppure l’ombra della democrazia. Per Norberto Bobbio democrazia era principalmente legalità.
Chiunque conosce solo un po’ la legge regionale n. 34/92 e la complessità delle procedure per adottare un PRG, quanto si è assistito in questi due Consigli Comunali non offre più nulla non solo delle norme, pur vigenti, me neppure dei gloriosi Gran Consigli che hanno fatto nascere e reggere i nostri liberi Comuni. Chiunque percorre i nostri Centri storici, invidiati da tutto il mondo, non ne comprende le bellezze architettoniche senza tornare a questi Gran Consigli; e alla loro ampia rappresentatività.
Tornando a Altidona, Lapedona e Massignano, i rispettivi Consigli Comunali è come non ci fossero. Grazie a una legge, 1993, che, con l’elezione diretta dei Sindaci, ne fa organi di fronte ai cui poteri impallidiscono anche i Podestà di epoca fascista. Per capirne i reali poteri si deve tornare ai Feudi. E ai poteri che vi avevano i Feudatari. A prima ancora del Medioevo.
Come non stupirsi, siamo a Massignano, di osservazioni che, modificando sostanzialmente il PRG in adozione, vengono accolte, senza nuove tavole, con formale, singolo, atto deliberativo; di per se non voluto, e non a caso, dalla stessa legge regionale. E come non stupirsi, siamo a Lapedona, di osservazioni che invocano il rispetto della legge regionale n. 34/92, respinte da singole, non richieste per legge, deliberazioni del Consiglio. E come non stupirsi, siamo sempre a Lapedona, di un Consiglio Comunale che delibera (sic!) sulle osservazioni, queste accolte, del responsabile dell’ufficio tecnico comunale? O di un Consiglio Comunale che fa vedere, orgoglioso, le mancate indagini geologiche, ma depositate non già prima della prima adozione consigliare della variante al PRG, come richiesto nelle osservazioni, ma “prima della scadenza del termine per le presentazione delle osservazioni” (sic!).
In entrambi, ahimè, già gloriosi Segretari Comunali, di fiducia, oggi, e per legge, del neo Sindaco-feudatario, anche se ancora con “compiti di collaborazione e … assistenza in ordine alla conformità … alle leggi, allo statuto e ai regolamenti”, che fanno rimpiangere i cancellieri dei liberi Comuni “qui in dicto Concilio obtinebitur ad bussulas et palluctas” (Statuto di Offida del 1524); cioè nominati dal Gran Consiglio col bussolo e le palline. Alias a scrutino segreto. Alias non a servizio del Sindaco-feudatario.
Altidona 27 gennaio 2008 Luigi avv. Meconi