Il sindaco Piero Celani ha partecipato ieri ad Ancona ad una audizione presso la V Commissione Consiliare regionale, impegnata in questi giorni in un autentico tour di force, ascoltando centinaia e centinaia di soggetti rappresentativi del territorio in merito al nuovo Piano Sanitario regionale. “Sono intervenuto in Commissione – ha commentato il sindaco Celani – per esternare tutte le mie perplessità e critiche circa questo Piano e la tempistica di approvazione. Un Piano “corposo” per quanto riguarda il numero delle pagine: ben 1.700 che presumono un più ampio spazio temporale per poterle leggere con l’attenzione che meritano. Al contrario, rilevo una insolita fretta da parte dell’’Esecutivo regionale per chiudere questo tema così importante, entro il 31 luglio. Ad una prima lettura, posso comunque rilevare – prosegue il primo cittadino ascolano – una sostanziale condivisione per quanto riguarda i principi generali e gli interventi di medio e lungo termine ma non vedo interventi nell’immediato. Il Piano, occorre ricordarlo, si riferisce al triennio 2007-2010, quindi ha una vitalità di due anni e mezzo e le mie riserve si riferiscono appunto al dopo e all’immediato. Appunto. Cosa propone il Piano nell’immediato? Quali le risposte che possiamo dare, subito, ai cittadini? Non mi pare di averne visto traccia. Rilevo, inoltre, la carenza di un esame critico dell’esistente. Il Piano che ci è stato presentato è anche una fotografia dell’attuale Azienda Unica che si è rivelata un autentico “flop” così come riconosciuto anche da esponenti della stessa maggioranza e come ogni giorno possiamo leggere nei giornali che non mancano mai di riportare un lungo elenco di doglianze da Pesaro ad Ascoli. Ebbene nonostante un giudizio negativo trasversale ai due Poli, il documento non ci dice nulla su quello che la Regione ha in animo di fare nell’immediato”. Le riflessioni del sindaco Piero Celani si focalizzano poi sull’Area Vasta. “Va bene l’Area Vasta – dice il sindaco Celani – ma cosa si intende esattamente per Area Vasta? Se si intende una restituzione dei momenti decisionali sul territorio, in capo ai Comuni, allora siamo favorevoli ma se, come sembra, è una ridistribuzione di funzioni in ambiti di riferimento, allora non serve a nulla”. Infine il tema della mobilità passiva. “Il documento che ci è stato sottoposto – dice il sindaco Piero Celani – dimostra che rispetto a 3 anni fa la situazione è peggiorata sia a nord (dove sono le eccellenze) sia a sud (dove non vi sono). Non è un problema quindi di strutture ma di qualità delle prestazioni che mancano e che pertanto vedono i nostri concittadini costretti ad emigrare verso altre e più funzionali strutture”. Comunque in questi giorni approfondiremo l’analisi del Piano in vista dell’appuntamento con la Conferenza dei Sindaci del 10 luglio e con il Consiglio Comunale del 16. In quelle occasioni potremo così contare sul contributo degli altri sindaci e dei consiglieri per un doveroso momento di approfondimento di una tematica così importante come quella della salute. Ma continuo a chiedermi il perché di tanta fretta nell’approvare il Piano entro luglio. L’importante non è farlo in fretta ma farlo bene”.