Ne dà notizia il critico d’arte italiano Armando Ginesi, che da tempo seguiva
la pista dell’opera, ora di proprietà di una finanziaria internazionale
2007-10-22 - È una di quelle notizie che potrebbe aggiungere qualcosa alla storia dell’arte moderna. La scoperta di un possibile quadro di Paul Cézanne, mai catalogato ma che sembrerebbe possedere i crismi della legittima attribuzione.
Ne dà notizia il critico d’arte italiano Armando Ginesi, studioso delle avanguardie storiche del Novecento, il quale ha visionato l’opera in un paese europeo a nord della Francia. Il dipinto, una natura morta di cm. 42,5 x 57,5, raffigura un tavolo con tovaglia bianca, frutta, piatto con frutta e lattiera. Risulta siglato, in basso a destra, P.C. con sottostante firma in corsivo Paul Cézanne.
È da tempo che il prof. Ginesi segue la pista dell’opera e, aiutato da altri ricercatori, ne avrebbe ricostruito l’iter: sarebbe stato eseguito nel periodo di tempo che va dal 1875 al 1885. Acquistato a Parigi tra il 1900 e il 1910 da un componente di una nobile famiglia francese, risulta ceduto, sul finire degli anni Trenta, a un investitore sudamericano il quale, a sua volta, agli inizi del decennio Sessanta, l’ha venduto a una famiglia svizzera. Tra il 1975 e il 1980 il dipinto è stato poi acquisito da un proprietario italiano che lo ha infine ceduto a una finanziaria internazionale, attuale proprietaria.
Allegata al quadro esiste un’interessante documentazione tra cui una dichiarazione della Deutesch Bank, rilasciata nel 2004, nella quale si attesta che il dipinto non risulta tra le opere confiscate o in altro modo sottratte in Europa nel periodo 1933-45 quando, com’è noto, molti capolavori furono trafugati dai nazisti da varie nazione europee.
Ma soprattutto rilevanti sono altri due documenti redatti, nel 1961 su richiesta della dogana argentina, ai fini della determinazione dell’imposta d’esportazione, nel momento in cui l’opera veniva venduta dal proprietario sudamericano alla famiglia svizzera. Il primo elemento da accertare, ovviamente, era quello dell’autenticità del dipinto e così le autorità argentine si rivolsero a due specialisti. Uno di essi, il prof. Marcel Volataire, allora Addetto culturale dell’ambasciata francese in Buenos Aires, esperto d’arte, ha redatto una lunga e dettagliata analisi manoscritta dell’opera con la quale dichiara trattarsi di “un quadro originale di Paul Cézanne (1839-1906), dipinto tra il 1875 e il 1885”. La disamina si conclude con le seguenti parole: “Non c’è da sorprendersi se questo quadro non figura tra le opere importanti conosciute dagli storici e dai critici d’arte moderna come eseguito da Cézanne. Questi autori in sostanza non hanno avuto modo, sino ad oggi, com’è invece capitato a me, di vederlo e di descriverlo”. Il documento è firmato e datato Buenos Aires 6 gennaio 1961 e presenta apposti i timbri delle autorità argentine.
Il secondo studioso che certifica l’autenticità dell’opera è il famoso storico e critico d’arte italiano Lionello Venturi, uno dei padri della critica d’arte contemporanea, specialista dell’Impressionismo ed autore di studi approfonditi su Cézanne, il quale ha firmato, nel febbraio 1961, una dichiarazione sul retro di una foto in bianco e nero dell’opera, nella quale è scritto che trattasi di “opera autentica di Paul Cézanne”. Anche in questo caso autenticano la dichiarazione timbri delle autorità argentine.
Paul Cézanne, il cui obbiettivo era quello di “solidificare” l’Impressionismo evidenziando il senso volumetrico delle forme modellate dal colore, è uno dei più grandi artisti del XIX secolo dal quale sono derivati il movimento cubista e tanti altri indirizzi stilistici, per cui può dirsi che la sua pittura è stata fondamentale per lo sviluppo di tutta la pittura contemporanea. Pertanto la possibile individuazione di una sua nuova opera non catalogata, costituirebbe di certo un importante avvenimento culturale di portata mondiale.
Il prof. Ginesi ha suggerito alla proprietà di far visionare il dipinto a due importanti critici d’arte italiani – di cui ha consigliato i nomi – e ad uno studioso francese di Cézanne, per confermare le due già autorevoli attestazioni di originalità di Marcel Volataire e di Lionello Venturi.