“Fermo…eppur si muove. La Marca Fermana negli occhi degli artisti”
FERMO, 2006-12-18 - In un periodo denso di eventi di grande rilievo, merita una nota l’inaugurazione del chiostro dell’antico seminario, attuale sede dei Corsi di Laurea in Scienze e Conservazione dei Beni Culturali, adiacente alla Chiesa del Carmine. L’intervento di restauro, che oltre al chiostro ha permesso la sistemazione del cortile di ingresso all’Università, al Conservatorio e alla Biblioteca, è stato voluto da questa Amministrazione Comunale al fine di restituire alla città un prestigioso spazio nel Centro Storico che valorizzi e conservi le caratteristiche originali del manufatto. Il chiostro faceva parte del complesso del Convento dei Padri Carmelitani, chiamati a Fermo nel 1491 dal vescovo Francesco Todeschini Piccolomini per prendersi cura spirituale dell’Ospedale dei poveri, annesso alla Chiesa di S. Maria Novella della Carità, poi intitolata dai Carmelitani stessi a Santa Maria del Carmine. Nel 1658, per bolla di Alessandro VII, i Carmelitani furono soppressi e la Chiesa con il convento ed i relativi beni furono ceduti al Seminario Arcivescovile. Con questa nuova struttura –dice il Sindaco Di Ruscio- si va a completare la sede dell’Università affinché divenga il fulcro di attività coordinate tra i principali Istituti cittadini, costituendo una sorta di innovativa cittadella della cultura. A dimostrazione di questo, infatti, contestualmente all’inaugurazione del chiostro, sarà inaugurata la mostra “Fermo…eppur si muove. La Marca Fermana negli occhi degli artisti”, collettiva di arte contemporanea. Oltre alle opere di numerosi artisti fermani, conosciuti ai più per la qualità dei loro interventi artistici, quali Del Zozzo, Governatori, Pupilli, Riganò, Savini, Zanchi e l’inconfondibile Pende, saranno esposte opere di importanti artisti tra i quali Cagli, Ciarrocchi, Dessanti, Hohenegger, Le Parc, Maccari, Manzù, Picasso e Pizzinato. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti il Sindaco di Fermo, Saturnino Di Ruscio, l’architetto Giuseppe Guerrieri che ha curato l’intervento di restauro, Saverio Riganò in qualità di organizzatore della mostra ed artista, Amedeo Grilli, Presidente della Fondazione Carifermo e i rappresentanti dell’Ente Universitario del Fermano.
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