-UNA EMOZIONANTE GIORNATA DELLE MARCHE - IL PICCHIO D'ORO, IL RICORDO DELLE VITTIME DI MARCINELLE, LE TESTIMONIANZE, ASPETTANDO LA TERZA EDIZIONE IN CANADA
(Pesaro) Sulle note di un crescendo rossiniano, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca ha consegnato questa mattina, nelle fasi finali della Giornata delle Marche, il 'Picchio d'Oro' a Francesco Bellini, l'imprenditore farmaceutico e scienziato canadese, nato ad Ascoli Piceno 60 anni fa e del quale l'attore Luca Violini ha letto il curriculum. 'Una vita che potrebbe essere un soggetto da film- come ha sottolineato la conduttrice della Giornata-Paola Saluzzi.
Il premio, una scultura appositamente realizzata da Arnaldo Pomodoro per questa seconda edizione, e` stato istituito per valorizzare la genialita` e la creativita` marchigiana, 'per chi sa gettare il cuore oltre l'ostacolo e nello stesso tempo e` al servizio della comunita`', come ha ricordato il presidente Spacca. 'Ma ha anche il significato del volo: questa regione sa lavorare, ma non volare. Noi vogliamo trasformare questa immagine e portarla in alto. '
Francesco Bellini, raggiunse il Canada nel '67 per seguire i genitori. E' stato fondatore di molte societa` di livello internazionale e tra le altre importantissime anche una che ha voluto chiamare 'Picchio Farma'. Spacca ha scherzato su questa nota, sottolineando che 'premio piu` adatto non poteva esserci per un marchigiano orgoglioso di essere tale. ' Cosi`, infatti, si e` definito Bellini, che torna ad Ascoli Piceno per tre mesi all'anno a curare i vigneti e gli uliveti e produrre olio e vino che poi esporta in Canada. Oltre ai tanti brevetti farmaceutici, quello sul farmaco utilizzato in tutto il mondo contro l'AIDS e che ha permesso di ridurre la mortalita` del 97% e ora, in sperimentazione, una terapia che, se i risultati saranno positivi come ci si aspetta, consentira` di bloccare il processo degenerativo dell'Alzheimer.
La ricetta del successo di Bellini: 'nella vita, sia in situazioni positive che negative, bisogna essere al posto giusto, nel momento giusto, con l'idea giusta.'
L'immagine del volo e` tornata anche in un``altra premiazione, il Premio speciale del Presidente della Regione istituito quest'anno come riconoscimento ad un marchigiano che ha valorizzato l'immagine della regione attraverso un importante evento culturale. Il premio, una scultura di Valeriano Trubbiani che rappresenta la metafora del volo e` andato all'onorevole Francesco Merloni, mecenate, organizzatore della bellissima mostra su 'Gentile da Fabriano'. 'Questo premio ci ispira a volare alto ' ha detto Merloni- a fare sempre di piu` e meglio. Un premio sono stati anche i 90 mila visitatori, un'occasione di valorizzare Fabriano e tutte le Marche. Si e` ricreato un'orgoglio di appartenenza ad una regione in cui il valore del lavoro vive insieme a radici storiche e tradizioni antiche, che hanno portato a costruire e produrre bellissime cose in tutti i campi e in tutto il mondo.'
In precedenza Spacca aveva consegnato una pergamena della Regione ai parenti, giunti dal Belgio, delle 12 vittime di marchigiani minatori morti cinquanta anni fa nella tragedia di Marcinelle: Sisto Antonini, Giuseppe Righetti, Antonio Molari, Giulio Pierani, Edo Dionigi, Alvaro Palazzi, Antonio Gabrielli, Giovanni Bianconi, Nicola Dezi, Doviglio Scortechini, Rodolfo Battocolo e Filippo Talamelli. Un momento emozionante come la lettura teatrale di Luca Violini, del lavoro '1035 tutti cadaveri' , sulle lettere dei minatori lasciate ai loro cari prima di morire nel Bois du Caziers.
La ricchissima Giornata si e` conclusa con un altro momento toccante: la consegna della bandiera della Regione Marche, tenuta per un anno, da parte del presidente della Federazione delle Associazioni dei Marchigiani in Belgio, Lorena Noe` ai giovani rappresentanti del Canada , Carlo Bellini (figlio di Francesco) e a Sonia Bernardi dell'Associazione Alma Montreal. L'edizione 2007 infatti vedra` il Canada e Ascoli Piceno protagonisti della Giornata delle Marche su un tema altrettanto importante, i Giovani e lo sport. E il Canada aspetta le Marche.
-GIORNATA DELLE MARCHE: L`IMPORTANZA DI ABITARE IN PERIFERIA - DIAMANTI: 'REGIONE CONOSCIUTA, DOVE SI VIVE BENE, CON UNO SVILUPPO CONSISTENTE ED ELEVATA SICUREZZA'
(PESARO) ' 'Le Marche sono una regione dove si vive bene, con uno sviluppo abbastanza consistente e un esteso grado di sicurezza'. E` l'immagine che gli italiani, ma anche gli stessi marchigiani, hanno delle Marche. Il dato e` emerso da un'indagine condotta da Ilvo Diamanti e presentata al Teatro Rossini di Pesaro, nel corso della cerimonia ufficiale della seconda Giornata delle Marche. La rilevazione ha coinvolto un campione di 1.500 italiani, interpellati con domande sui rapporti dei cittadini con lo Stato (all'interno delle quali alcune riguardavano la 'visibilita`' delle Marche), mentre altri 600 quesiti sono stati rivolti direttamente ai marchigiani.
L'indagine: 'L'importanza di abitare in periferia' e` stata condotta, una settimana fa, dal Laboratorio studi politici dell'Universita` di Urbino. Diamanti ha detto di essere rimasto 'sorpreso e interdetto' per l'incarico ricevuto dalla Regione, perche` 'coltivare l'identita` regionale non e` poi cosi` diffuso e scontato. Non tutte le Regioni vogliono mantenerla e commissionano studi. Discutere di identita` regionale e` un'operazione non solo di democrazia, ma un vero progetto che valorizza la condivisione di valori comuni'. Secondo lo studio di Ilvo Diamanti, le Marche 'sono conosciute da una quota abbastanza ampia, ma comunque delimitata: circa il 40 per cento degli italiani, che l'hanno anche visitata, mentre un 10 per cento non la conoscono e non l'hanno visitata'. Da rilevare, pero`, che la regione e` molto conosciuta dai giovani, sicuramente perche` le universita` marchigiane sono prestigiose e hanno un numero consistente di iscrizioni.
Gli stessi marchigiani condividono il giudizio di vivere in una realta` sviluppata, tranquilla e sicura: 'Una valutazione comune, ma con differenze all'interno della regione, perche` questa e` una realta` composta da province e citta` con diverse specificita` e peculiarita`. Sotto questo profilo le Marche si confermano marche, cioe` plurali, e la loro e` un'identita` aperta, tanto e` vero che se esiste uno specifico molto evidente nelle Marche, questo e` il fatto che si riconoscano nel Centro Italia. I marchigiani sono orgogliosi della loro terra, pero` la vedono come un'articolazione del Centro Italia'. Questo, secondo Diamanti, 'e` un fatto abbastanza nuovo: si sentono molto vicini, e non soltanto geograficamente, all'Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Anni fa Giuseppe De Rita parlo` della macroarea di Centronia: credo che non avesse tutti i torti!'.
Quella marchigiana, in conclusione, e` un'identita` 'gentile e timida', perche` tipica della provincia e non evidenzia caratteri forti come in altre realta`, dove questa consistenza rappresenta, purtroppo, anche un problema. Ilvio Diamanti e` professore ordinario di Scienze Politiche nella Facolta` di Sociologia dell``Universita` di Urbino, al cui interno ha fondato e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali (LaPolis). Sul quotidiano la Repubblica tratteggia "Mappe" della politica e della societa` italiana.
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