Alla Biblioteca Statale di Macerata mercoledì 19 dicembre 2007 alle ore 17
17/12/2007 - La provincia di Macerata? La più argentina d’Italia. E’ quanto si rileva dal libro Terra promessa- il sogno argentino- edito dal Consiglio regionale delle Marche e scritto dalla giornalista Paola Cecchini - che sarà presentato mercoledì 19 dicembre 2007 alle ore 17 presso la Biblioteca Statale di Macerata.
Sono previsti interventi dell’Assessore alla cultura del Comune, Massimiliano Sport Bianchini, e della direttrice della Biblioteca, Angiola Maria Napoleoni.
Patrocinato dall’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, dall’Ambasciata della Repubblica Argentina in Italia, dal Ministero per gli Italiani nel mondo, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Ufficio Scolastico Regionale, il libro racconta in 1100 pagine, 670 note, 106 foto d’epoca, 3 diari, 28 tabelle statistiche e 68 testimonianze la storia dei marchigiani in Argentina e viceversa.
Il libro si apre con la prefazione dell’Amb. Ludovico Incisa di Camerana e si chiude con l’intervista al Presidente di Feditalia (Federacion de Asociaciones Italianas de Argentina), il sen. Luigi Pallaro.
Una sezione specifica è dedicata alla provincia di Macerata che ha fornito il maggior contributo emigratorio dell’intera regione: vi si riscontrano numerose interviste e testimonianze, come quelle delle famiglie Sagretti e Brillarelli di Civitanova Marche; Zannini di Montefano, Rogani e Cardini di Treia; Torresi di Morrovalle; Ruffini, Baldoni e Pannelli di Macerata; Bravi di Montecassiano; Quacquarini di Serrapetrona, Lambertucci di Tolentino.
La provincia di Macerata è, purtroppo, anche quella più interessata alla triste esperienza dei desaparecidos, durante gli anni bui della dittatura militare, che ha coinvolto Nadia Doria (nata a Civitanova Marche ed emigrata a Rosario); Norberto Morresi (la cui famiglia è originaria di Petriolo) ed Adelaide e Lorenzo Ismail Viñas, figli della scrittrice e ceramista Adelaide Gigli e nipoti di Lorenzo Gigli di Recanati, soprannominato il pittore dei due mondi.
Non mancano tra gli emigrati della provincia coloro che hanno acquisito fama e notorietà, come il giornalista Attilio Valentini di Porto Recanati (direttore de “La patria degli italiani”, il più importante giornale d’emigrazione); il giornalista Comunardo Braccialarghe di Macerata (che ha pubblicato con lo pseudonimo di Folco Testena oltre 50 libri, tra saggi e romanzi ed è il traduttore del “Martin Fierro”di José Hernandez); il pittore montecassianese Giuseppe Cingolani (già restauratore degli affreschi della Cappella Sistina del Vaticano, e fondatore a Santa Fe dell’Ateneo di Arti e Scienze (1909); l’ex calciatore della Spal Oscar Alberto Massei e quello del Wolfsburg, Andrés D’Alessandro.
Una copia del libro sarà donata dal Consiglio Regionale delle Marche a tutti gli intervenuti che ne faranno richiesta.