Sull'influenza suina abbiamo il (dis) piacere di riportare il nostro comunicato stampa del 20 Settembre 2005 (!), circa 5 anni fa.
"C'e' voluta la mucca pazza per imporre l'etichettatura alle carni bovine che consentisse di capirne la provenienza. Oggi c'e' l'allarme influenza aviaria asiatica (66 morti negli ultimi 20 mesi) per imporre l'etichettatura alle carni bianche. A quando quella per i suini? Dovra' scoppiare una nuova epidemia per indurre i ministri e i commissari europei ad imporre l'etichettatura delle carni suine? Vedremo ancora spot ed inserzioni pubblicitarie (a spese del contribuente) rassicuranti sulla bonta' delle carni suine italiane, quando scoppiera' l'ennesimo scandalo (come e' successo per quelle bovine e avicole)? Aspetteremo un crollo dei nostri prodotti tipici (prosciutti, salami, ecc.) per prendere provvedimenti? Prenoteremo rimedi immunologici per far fronte all'evenienza? La questione in termini di impiego e' molto importante perche' il consumo di carni suine, nelle varie forme, e' ai primi posti nel nostro Paese".
Insomma il problema c'e' tutto. Speriamo il prossimo Parlamento europeo se ne accorga.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.