GLI ERRORI DI “SILVIO MAGNO” (SECONDO LA MIA OPINIONE) 5a puntata
“Silvio Magno” è sceso in campo politico per sburocratizzare l’Italia, renderla più efficiente e snella, promettendo grandi opere pubbliche, meno tasse e più benessere per tutti, combattendo gli sprechi e i privilegi. Ma “Silvio Magno” ha commesso lo stesso sbaglio che hanno commesso i suoi amici Bush e Blair in Irak sottovalutando il fondamentalismo islamico e il terrorismo interno ed esterno, cioè, non ha tenuto conto del fondamentalismo sinistroso italiano che ha in mano tutti gli apparati Statali e non, conquistati in più di 30 anni di lotte intelligenti. Non solo, “Silvio Magno” era convinto, visto che aveva vinto le elezioni con l’appoggio soprattutto delle forze produttive, che le stesse gli giurassero eterna fedeltà. Invece è successo che la crisi economica mondiale, il terrorismo, gli impegni in missione di pace nel mondo, l’introduzione dell’euro e una opposizione che gioca sempre al “tanto peggio tanto meglio”, tutto questo ha compromesso il suo programma, causando delusione di parte dei suoi sostenitori. Poi c’è stata la conversione da “Comunismo” a “Fascismo Rosso” e mi spiego: “Silvio Magno” era convinto che l’imprenditore stesse dalla sua parte e non a sinistra, invece l’imprenditore scaltro ed opportunista ha scelto di stare a sinistra, ha capito che sotto un “Fascismo Rosso” (made in Cina) può avere una vita molto più agevole, in quanto i rinnovi dei contratti con i dipendenti si ottengono senza scioperi più o meno selvaggi, e il tavolo delle trattative con i sindacati è sempre imbandito di “tarallucci e vino passito”. Le suddette trattative sono dei piacevoli incontri tra “compagni”. Da questa situazione “Silvio Magno” si potrà salvare solo se dal “cilindro magico” riuscirà a far uscire un progetto di società innovativo e futurista che è nella sua indole. Un modello si società che garantisca si libertà e diritto ma soprattutto che garantisca ai cittadini la dignità senza se e senza ma. Purtroppo questo non avverrà e la Sinistra regnerà Tarcisio Moroni, 10.02.2005
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