MARSALA, 2006-09-20 - La "cucina molecolare" è stata protagonista al Pellegrino Cooking Festival 2006.
La manifestazione enogastronomica - in programma dal 14 al 16 settembre e promossa dalle Cantine Carlo Pellegrino & C. SpA di Marsala - ha portato alla ribalta nella prima serata, un filone tematico inedito, quello appunto della cucina scientifica. Provocazione o genialità? Del resto la cucina scientifica o cosiddetta molecolare, non è nient'altro che un'applicazione di fenomeni che in natura avvengono spontaneamente. Gli chef in gara, non si sono fatti sorprendere, è hanno proposto un menù a tema di tutto rispetto, che prevedeva abbinamenti ad hoc con i vini dell'azienda di Marsala (Tripudium Bianco di Sicilia, Gorgo Tondo Grillo-Chardonnay Sicilia, Passito Naturale di Pantelleria, Syrah di Sicilia e naturalmente un ottimo Marsala).
Lo chef Corrado Sanelli (Gelateria Sanelli di Salsomaggiore Parma) ha preparato tre tipi di gelato ai gusti di: parmigiano, zenzero e al marsala. La preparazione è stata spettacolare, in quanto ha utilizzato l'azoto liquido per produrre un gelato che non raffredda la bocca e consente di assaporare al meglio i gusti degli ingredienti. Mentre Marco Crippa del Ristorante al Rustico Villa Patrizia di Petosino di Serrisole (Bergamo) ha proposto un "1/2 e 1/2 con musetto al rafano, polenta, tartufo nero e formai dè mut". Tra i piatti presentati ad un nutrito gruppo di qualificati giornalisti e addetti ai lavori, anche un "Jota in "b" con gnocco molecolare di baccalà" proposto da Raffaello Mazzolini del Ristorante Harry's Grill di Trieste e un "raviolo in festa all'essenza di clorofilla" presentato da Valentina Martone del Ristorante Megaron di Partenopoli in provincia di Avellino. Piatti che di fatto, hanno dimostrato che la cucina scientifica, può insegnare allo chef un nuovo modo di cucinare, attraverso concetti di chimica e fisica.
Gli altri temi che hanno ispirato la terza edizione della manifestazione, sono stati altrettanto interessanti: la cucina delle erbe e quella del crudo. Gli chef in gara, provenienti da tutta Italia e dall'estero (Giappone e Inghilterra) si sono cimentati con genialità, bravura offrendo pietanze in cui si esaltava il gusto, nonchè la qualità degli ingredienti. Particolarmente ricca la seconda serata a tema, nelle suggestive Torri Pellegrino affacciate sulle Egadi (due ex silos enologici sapientemente ristrutturati). Sette gli chef in gara, per un menù a tema sulle erbe che presentava sulla carta, delle "capesante in crosta di riso arboreo con prezzemolo, pomodoro e prosciutto di Parma" elaborate dallo chef Eric Snaith del Ristorante Tichwell Manor North Norfolk di Londra seguite da un "involtino di sogliola, salmone e mazzancolle alle erbe aromatiche con salsa allo zafferano" proposte da Massimo Moroni del Ristorante Don Lisander di Milano. In questo crescendo di gusti e sapori, sulla tavola dei commensali, si ponevano con altrettanto interesse anche i "ravioli di patate ripieni di melanzane e ricotta su salsa al timo e parmigiano" della chef Teresa Galeone del Ristorante Già sotto l'Arco di Carovigno (Brindisi) e il "guanciale di vitello brasato al sapore delle erbe del monte murano" realizzato da Raul Ballerini del Ristorante La Pianella di Serra San Quirico di Ancona. Caratteristica prioritaria di questa edizione è stata la presenza di chef giovani, particolarmente preparati, come Filippo Artioli del Ristorante Redibis di Bevagna (Perugia) che ha presentato un "arrosto di piccione ai funghi porcini, con ripieno di polpettone crudo alla menta" oppure come Claudio Pregl del Ristorante Baita S.Lucia da Fritz di Bezzecca in provincia di Trento che ha preparato un "filetto di cervo in crosta di erbe aromatiche con salsa al mirtillo rosso". Al Giappone è invece toccato il compito di aprire la serata finale del Pellegrino Cooking Festival dedicata alla cucina del crudo, con dei "temari sushi e calamari e capesante marinati" realizzati dallo chef Yoshinaka Minora del Ristorante Jack Pot Group di Tokyo.
Tra gli altri piatti che hanno contraddistinto la cucina del crudo e particolarmente apprezzati, citiamo i "medaglioni freddi di sovrano con frutta ed erbe aromatiche" dello chef toscana Betty Simoncini del Ristorante Amarcord di Volterra (Pisa), la "tartara di tonno ai sapori crudi con crostino di polenta" di Emanuele Baretta del Ristorante Baretta di Legnaro Padova, oppure una "hacheè di baccalà e trippa con chips di bucce di patate, cipolle rosse e ricotta romana" proposta da Marco Milani del Ristorante Nicolai di Roma. A chiudere la serata lo chef Piero Pulli del Ristorante Il Canonico di Carignano Torino che ga presentato un "timballo di acciughe con Pistacchi di Bronte".
Il Pellegrino Cooking Festival che ha visto la presenza di circa un centinaio di qualificati giornalisti del settore enogastronomico, si colloca tra le espressioni più innovative della gastronomia internazionale e in tre edizioni è riuscito ad accrescere sempre più il proprio interesse, richiamando i migliori chef italiani e stranieri. L'appuntamento si rinnova il prossimo anno - sottolinea il direttore marketing Emilio Ridolfi - con un'edizione più ricca di novità, che vuole valorizzare ancor di più la gamma dei vini di alta qualità dell'azienda, tra leader nel mercato per la produzione del marsala.