di Sibilla*
Introduzione
John Stuart Mill ( Londra, 1806 – Avignone, 1873 filosofo ed economista britannico) si distanzia dalla preoccupazione di Tocqueville, ( Alexis Henri Charles de Clérel , visconte di Tocqueville , (1805 – 1859, politico e storico francese), per cui la democrazia porterebbe progressivamente ad uniformare le masse, sopprimendo ogni originalità dell'individuo. Mill si schiera dunque a favore della libertà, sempre e comunque, sostenendo che un individuo è libero di raggiungere la propria felicità come crede e nessuno può costringerlo a fare qualcosa con la motivazione che è meglio per lui, ma potrà al massimo consigliarlo; l'unico caso in cui si può interferire sulla libertà d'azione è quando la libertà di uno provochi danno a qualcun altro, solo ed unicamente in questo caso l'umanità è giustificata ad agire allo scopo di proteggersi.
Molto importanti sono anche le argomentazioni con cui Mill sostiene la sua tesi; impedire l'espressione di un opinione è sempre e comunque un crimine: infatti se l'opinione è giusta, coloro che ne dissentono vengono privati della verità; ma anche nel caso in cui essa sia sbagliata, coloro che ne dissentono sarebbe privati di un beneficio ancora più grande, quello di veder rafforzata la verità medesima per confronto con l'errore.
L'introduzione calza a pennello con quello che è successo al senato…
Premessa
Io credo che i Senatori Rossi e Turigliatto abbiano agito in buona fede. Ma credo anche che, chiunque della maggioranza non voti con la maggioranza, su questioni così importanti, come la linea da tenere in politica estera, sbagli.
Quello che è successo è stato un fatto grave, riconducibile al comportamento scorretto di singole persone, che non hanno rispettato l'indicazione data dal partito e dei gruppi parlamentari, ma più grave ancora è stato che, con il loro comportamento, non hanno rispettato i 19 milioni di persone che avevano votato per loro.
Votare secondo coscienza significa anche pensare… scegliere il male minore per se stesso ma anche per l'intera umanità.
Come diceva Mill, la libertà d'azione è valida solo quando la libertà di uno non provoca danno a qualcun altro. In questo caso cos'era peggio: un governo Prodi che limitava i danni, finanziando una missione di pace, o il ritorno di un governo Berlusconi ( vedi guerra in Iraq), che ha una forte, fortissima alleanza con Bush; che già sta facendo piani per un attacco vero e proprio in Afghanistan?
«Se tutti gli uomini, meno uno, avessero la stessa opinione, non avrebbero diritto di far tacere quell'unico individuo più di quanto ne avrebbe lui di far tacere, avendone il potere, l'intera umanità.»
Ma se quell'unico individuo ha in mano il rischio di far cadere il governo, un attimino in più ci deve pensare!
Dopo questa premessa dei fatti che fare?
Prodi deve tornare al Governo: la mia ulcera non sopporterebbe altri 5 anni di Berlusconi; l'Italia deve andare avanti, gli effetti Prodi già si fanno sentire... l'economia in ripresa, gli evasori finalmente colpiti, le liberalizzazioni. Non possiamo tornare indietro!
Auspico, e credo si sia capito, che Prodi riesca a riordinare il Governo. Spero che la lezione sia servita, sia ai senatori, sia a quegli elettori di sinistra che non hanno fanno altro che sobillare insoddisfazione dal primo giorno all'entrata al Parlamento. Tante sono le cose da sistemare, ma capperi, un attimo di pazienza!!!
E alla destra molto soddisfatta di come sono andate le cose per il povero Prodi, rispondo ancora con le parole di Mill tratte dal suo celebre saggio " Sulla libertà ":
” Meglio essere un uomo insoddisfatto che un maiale soddisfatto”.
Arrivederci a tutti
( * ) da www.controcorrentesatirica.com