Sabato 27 e domenica 28 settembre 2008 l'Italia partecipa alle “Giornate Europee del Patrimonio” con l'apertura gratuita di oltre 1.000 siti culturali, a cui si aggiungono oltre 250 realtà individuate da FAI e Autostrade per l'Italia lungo i principali percorsi autostradali.
La cooperativa Oikos di Offida da sempre impegnata nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio piceno, per l’occasione propone un itinerario dei siti storico-architettonici dell’antico borgo. Due giorni dedicati alla cultura con visite guidate, musei e palazzi aperti, alla riscoperta del nostro passato. L’eredità che il tempo, i luoghi e le persone ci hanno lasciato diviene mezzo di divulgazione della cultura, quella stessa cultura presente autorevolmente nel territorio, ma spesso dimenticata.
“Gli obiettivi di conoscenza, salvaguardia e valorizzazione sono condivisi e perseguiti in Italia dal Ministero per i Beni e la Attività Culturali, che promuove le Giornate sin dal 1995, organizzando la fruizione gratuita di musei, mostre, convegni, concerti. Ma sono anche gli obiettivi che guidano il lavoro del FAI che, per il secondo anno consecutivo, il Ministero ha voluto al proprio fianco in qualità di partner della manifestazione insieme ad Autostrade per l’Italia, dopo il successo dell'Edizione 2007”.
L’Oikos col proprio impegno ed in collaborazione con il FAI vuol “riproporre” l’importanza ed il senso dei luoghi storici, come opportunità di crescita consapevole e soprattutto vuol sensibilizzare alla tutela del vasto patrimonio che abbiamo la fortuna di poter apprezzare ma che, allo stesso tempo necessita di essere rivalutato. Proprio in previsione del raggiungimento degli obbiettivi proposti, sono tutti invitati tutti a percorrere ,“ Un viaggio alla scoperta di oltre mille Tesori d'Italia”come recita il titolo dato quest'anno all'iniziativa.
“ Un viaggio alla scoperta di oltre mille Tesori d'Italia” è la manifestazione culturale più significativa e rappresentativa del Continente, non solo per il suo significato coesivo, ma anche per l'ampiezza della partecipazione che coinvolge, in diversi fine settimana di settembre e ottobre, i 49 Stati Membri della Convenzione Culturale Europea, firmata nel 1954.
Tre i luoghi d’interesse storico-architettonico Offidani aperti gratuitamente al pubblico nei giorni dell’iniziativa ( mattina: dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e pomeriggio: dalle ore 15.00 alle ore 19.00) : il Teatro Serpente Aureo (1820), il Museo "Palazzo De Castellotti" e la chiesa romanica di Santa Maria della Rocca(1330).
Teatro Serpente Aureo: fu costruito nel 1820 su disegno dell' arch. Pietro Maggi, presenta una pianta tipica dei teatri settecenteschi italiani "a boccascena o a ferro di cavallo", con tre ordini di palchi e un loggione. La volta del soffitto è interamente decorata con un rosone centrale, raffigurante Apollo e le Muse e otto medaglioni con i più importanti compositori italiani. Il teatro viene utilizzato per le stagioni teatrali e per i veglioni di carnevale.
Santa Maria della Rocca: di stile romanico-gotico fu costruita nel 1330 sulle fondamenta di un castello Longobardo. La cripta a tre navate divisa da due file di colonne in laterizio, presenta alcuni affreschi del XIV secolo, molti dei quali attribuiti al Maestro di Offida. Il piano superiore, ad una sola navata, un tempo era tutta affrescata e conserva alcuni affreschi lungo le pareti laterali e quelli del catino absidale. è il monumento più significativo dal punto di vista architettonico.
Museo di Offida " Palazzo De Dastellotti": il museo è suddiviso in quattro sezioni: - Museo Archeologico "Guglielmo Allevi" , - Museo del merletto a tombolo, - Museo delle tradizioni popolari,- Pinacoteca Comunale.Nel Museo Archeologico sono conservati resti che vanno dell' età paleolitica all' età longobarda, con un 'ampia sezione dedicata alla civiltà picena ed all' età romana. Il Museo delle tradizioni popolari è suddiviso in 5 sezioni: agricoltura, artigianato, abitazione, filatura e tessitura. La pinacoteca comunale è costituita da alcune tele del pittore romano Vincenzo Milione(XVII secolo), raffiguranti personaggi offidani di varie epoche.